Saggezza della neutralità di Paolo III tra Cario V e Francesco I. 175 Paolo III si rifiutò ad usare contro il re francese alleato coi Turchi le misure più rigorose per la ragione che gli sembrava affatto irragionevole spingere agli estremi quel monarca, che continuamente minacciava di staccarsi dalla Santa Sede. Dopo le sensibili perdite sofferte dalla Chiesa in Germania e Inghilterra, a Roma conside-ravasi fosse necessario usare la più grande prudenza colla Francia e vedevasi l’unica salvezza nella riconciliazione dei due sovrani in battaglia fra di loro,1 ma la prospettiva di questa era sfavorevole al possibile. Allorché nel giugno il papa pregò il re francese e l’imperatore di mandare a Roma un oratore speciale con poteri relativi, 2 Carlo V si rifiutò col pretesto, che bastava perfettamente all’uopo il suo ambasciatore marchese di Aguilar. Irritato per la neutralità pontificia, in cui vedeva una propensione ,verso la Francia, tenne duro e continuò a lamentarsi che Paolo III lo trattasse precisamente alla stessa maniera che Francesco 1.3 Se anche è fuor di dubbio, che, tenuto conto dell’alleanza della Francia coi Turchi, il papa a causa della sua neutralità venne a trovarsi in una posizione falsa, pure, considerando imparzialmente lo stato delle cose, bisogna emettere il giudizio, che colla sua condotta Paolo III colpì il giusto. Se avesse ceduto alla pretesa dell’imperatore e si fosse recisamente dichiarato contro Francesco I, sarebbe Arni. ///. t. 6. n. 168; cfr. n. 186. Archivio secreto ipoa ti t i c io). Ofr. pure la * relaz. di G. AI. della Porta 27 giugno 1537 (Archivio idi Stata in Firenze). Gli imperiali non erano rimasti contenti dlei 20.000 ducati: ne volevano 40,000 il mese : v. la * lettera del cardinale E. Gonzaga al duca di Ferrara del 21 aprile 1537 (Ct‘il. Un rii. lat. 5189. f. 56 della Biblioteca Vaticana). Cfr. anche la * relazione di G. M. della Porta a l'rbino del 22 aprile e 4 maggio 1537 (concessione della (yruzada). Archivio <11 i Stato in Firenze. 1 Nimtiaturberichte II, 174; ofr. Capasso I, 303. 2 V. i brevi del 16 e 17 giugno 1537 presso Raynald 1537, n. 40; ibid. n. 50 una seconda lettera a Carlo V dtel 15 luglio 1537. L’originale della lettera pontificia del 16 giugno e quello della lettera dei cardinali dello stesso dì a Carlo è negli atti di Simancas deLTArc hi vi o nazionale in Parigi (Simancas K. 1642, 11-12). Nella sua risposta del 20 agosto 1537 l'imperatore tornò a lagnarsi che il papa lo trattasse .precisamente allo stesso modto che Francesco I (minuta loc. ctit. Simancas K. 1642, 13 ; stampa in Weisb, Papiers d’état II, 520 ; cfr. anche Ehses IV, 138). Secondo * Cause della guerra del 1537 (Bibl. Pia, 180, f. 4- Archivio segreto pontificio) i Turchi sbarcarono a Corfù il 26 agosto: A. Longo (* Commentarli in Cod. it. 538 della Biblioteca do. Corte e di Stato in Monaco) dà il 27 agosto. 3 Vedi Mintttoxi II, 141, 149, 158 ; cfr. Capasso I, 291 s. Aguillar era il successore di Cifuentes ; l’istruzione per lui del 15 novembre 1536 presso Gayangos-V 2, n. 119. Le * Epkem. in Cod. Vatie. 6978, f. 139 della B i li 1 i o t ec a Vaticana segnano l’ingressus dell’Agallar al 23 febbraio 1537, hora 82: cfr. la * relazione di A. Strozzi a Cosimo de’ Medici' da Roma 24 febbraio 1537 (Archivio di Stato in Firenze). Sull’ingtasso dell’Agnilar e le trattative precorse vedi Bxasitjs de Marttneixis, * Diarium in Archivio segreto-pontificio XII 56.