Ignazio di Loyola a Parigi - .Suoi primi compagni il suo sostentamento egli comparve più volte durante le vacanze ad Anversa e Bruges, una volta anche a Londra.1 Eziandio a Parigi Ignazio venne sospettato come eretico secreto, ma i due inquisitori Matteo Ori e Tommaso Laurentius domenicani l’uno e l’altro, stabilirono la sua innocenza. Laurentius redasse oficialmente per lui e i suoi compagni un attestato molto onorifico: gli piacque poi tanto il libro degli Esercizi, che ne chiese una copia.2 I compagni, che Ignazio aveva riunito in Ispagna, lo abbandonarono, ma in compenso egli trovò a Parigi nella Sorbona dei soci, .he non dovevano mai più separarsi da lui. Il primo fu il savoiardo Pierre Le Fèvre, comunemente detto Pietro Faber (Fabro), uno dei noi compagni di casa e di stanza nel collegio di S. Barbara, pio come un fanciullo e avido di sapere.3 Nella stessa casa abitava anche un giovane nobile navarrino ornato di splendide doti di spirito e vagheggiante vasti piani : era Francesco Xaver (Saverio). Ignazio guadagnò il cuore del giovane professore e lo sottrasse dalla relazione con compagni, che interiormente erano in urto colla dottrina della Chiesa. Alla fine Francesco fece gli esercizi e pose tutta l’anima sua nelle mani dell’amico.4 Alla stessa risoluzione giunsero negli esercizi gli spagnoli Diego Laynez e Alfonso Sainaron, ai quali seguirono il portoghese Simone Rodríguez, lo spagnolo Nicolás Bobadilla, il savoiardo Claude Le Jay, i francesi Pacai Broet e Jean Codure, che quasi tutti avevano già ottenuto berretto dottorale in filosofia.5 Nella festa dell’Assunzione (15 agosto) 1534 si compì quel passo importante, che spesso è stato qualificato siccome la posa della prima pietra della Compagnia di Gesù. Ignazio e sei dei suoi primi compagni — Le Jay, Broet e Codure non erano ancora entrati — reca-ronsi pellegrinando in città al Montmartre, sul cui pendio era situata la tranquilla cappella di S. Dionigi pertinente alle Benedettine.8 Pietro Fabro, unico di essi che fosse prete, celebrò la Messa, durante la quale ognuno fece voto dinanzi al Sacramento di osservare povertà e perfetta castità, di andare in pellegrinaggio a Gerusalemme 1 Autobiografia n. 73, 76 (p. 80-82); Polancus c. 6 (p. 41); Astrain 59. 2 Autobiografia n. 81, 86 (p. 85, 88). La testimonianza nel suo tenore in Sanctorum Iulil VII. n. 185. 3 Autobiografia n. 82 (p. 85) ; Memoriale B. P. Fabri ,nunc primum in ■'"•cm editum■ a P. Marcello Bouix 8. J.. Lutet. Paris. 1873 (etliz, maggiore), 7-8. 4 Autobiografia n. 82 (p. 85) ; Por.ANCiis c. 7 (p. 48) ; Monumenta Xave-rl"»n I, llatriti 1899-1900, 204. 5 Polancun. Vita c. 7 (p. 49s.). 0 Aredi H. .ToLt, St. Ii/nace de Loyola, Pai’is 1899, 116, n. ; C'h. Clair S. J., rie de St. Ignacc de Loyola, Paris 1891, 162-175. Ctfr. anche il nostro "0|- IV 2, 603.