Gli articoli schmalkaldici. 59 cava anzi che non si dovesse neanche sentire il nunzio del papa, sdbbene mandargli al suo arrivo in Germania un messo con una protesta contro l’intimazione di Paolo III.1 Il primo parere dei teologi e giuristi composto da Melantone2 non siddisfece l’Elettore perchè era bensì contro il concilio, ma non esprimeva in modo sufficientemente aspro questo punto di vista e in particolare non teneva nella debita considerazione il progetto di rispondere con una protesta all’insinuazione della bólla del concilio. Ai 6 di dicembre i teologi di Wittenberg diedero un nuovo parere, che contentò l’Elettore. In esso si discute già il caso, che cosa abbia da farsi dopo il concilio. Se per es. sarà proibito il matrimonio dei preti, ciò costituirà urna pubblica (ingiuria, contro la quale «sarà lecito reagire, come ci si difende contro un assassino di strada». E si dice che principi e autorità siano in dovere d’impedire la « pubblica violenza e il mal costume siccome violazione del matrimonio. E tanto più essi sono obbligati a impedire la idolatria pubblica ». Lutero sottoscrisse questo parere così : « Io Martin Lutero ci metterò anche la preghiera e se occorre anche il pugno ».3 Già prima l’Elettore sàssone aveva chiesto a Lutero la compilazione di quegli articoli, sui quali definitivamente e immutabilmente si dovesse stare fermi di fronte al concilio. Il lavoro era terminato alla fine del 1536 e incontrò l’approvazione dei teologi wittenberghesi, che lo firmarono, Melantone apponendovi la nota, che, se il papa fosse disposto a permettere 1’« evangelo », per amore di pace si potrebbe ammettere secondo il diritto umano (iure humano) la sua superiorità sui vescovi.4 Questi articoli furono portati a Schmalkalda : essi sono in numero di 23 e in molti punti concordano colla confessione Augustana, però uno spirito affatto differente pervade questo scritto.6 La sua tendenza sta intieramente nell’opposizione alla confessione d’Augsburg. Questa, nella mira di togliere e coprire i punti di differenza, s’avvicina al possibile alla dottrina cattolica: quanto alla costituzione essa, coll’appello a un concilio ecumenico da convocarsi dal papa, teoreticamente sta ancora sul terreno dell’antica Chiesa. La confessione Augustana era per l’appunto in sostanza l’opera di Melantone. Gli articoli schmalkaldici, l’opera di Lutero, dichiaravano fin dalla prefazione, che i prote- 1 Corp. Ref. Ili, 99-104; cfr. Viiìck 488. 2 Der Gelehrten zu Wittenberg erster Ratschlug des künftigen Concilii halben dm Corp. Ref. III, (110-125 ; cfr. Virck 489 ss., 493 ; Pasto» loc. cit. 93, s Theol. Witeb. de concilio in Corp. Ref. III, 126-131 ; cfr. Pastor loe. cit. 94. Per la data vedi Virck loc. cit. 496 st. * Nel Tractatus de potestate et primatu papae composto nel febbraio del 1537 Melantone abbandona questa riserva e combatte il papa come anticristo : v. Realenzykl. di Herzog XVIII3, 644. V. anche Pastor loc. cit. 100, n. 3. 5 Ofr. Pastor loc. cit. 100.