174 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 3 b. Il pericolo turco aumentò allorché nel marzo del 1537 cadde nelle mani degli infedeli anche Clissa fortezza di confine situata $u una roccia a nord-est di Spalato.1 Paolo III aveva mandato a Ferdinando I denaro e truppe per la difesa di quella fortezza,2 la quale era molto importante per il possesso della Dalmazia, mentre dopo la sua caduta si trovarono seriamente minacciate le coste della Romagna e delle Marche. Il papa perciò prese nuove disposizioni per armare Ancona.3 Alila fine d’aprile egli si recò in persona a Civitavecchia ad ispezionare le sue navi che dovevano salpare verso Napoli allo scopo di proteggervi unitamente alla flotta spagnola la costa italiana.4 Non ostante la tensione coll’imperatore, Paolo III gli confermò nuovamente la cruzada per la Spagna, e per il caso che comparissero i Turchi gli promise un aiuto mensile di 20,000 ducati. Ma Carlo V come anche Ferdinando I non era ancora contento: essi continuarono come prima a lagnarsi della neutralità papale lamentando che Paolo III mandasse avanti agli universali i suoi proprii interessi. Ini una lettera del 17 maggio 1537 al Morone, nunzio presso il re romano, Ambrogio Ricalcati prese le difese del suo signore accennando all’aiuto prestato all’imperatore e al fratello di questo. * 1 Vedi Bucholtz V. 101 ; Kaxnald 1537, n. 47 ; Capasso I. 292. La notizia della caduta di Clissa giunse a Roma il 2 aprile 1537 ; v. * Ephem. in Cori, Vado. 6978, f. 139 della Biblioteca Vaticana. 2 Cfr. Raynald 1536, n. 21-22; Buchoi/tz loc. cit. ; Nuntiatiirberielite I, 80, 122; II, 73«. 87, 101 s., 103 s., 115 e la ** relazione dii Sanchez del 23 dicembre 1535 (Archivio domestico, di corteediStatoin Vienna). Addi 3 gennaio 1537 * Paolo III ordinò idi pagare in nome del papa a Iaoobus de Hermolai8, agente di Ferdinando I, 4000 ducati per la difesa dii Glissa. Min. brev. Arni. 41, t. 5. n. 17$ (Archivio segreto ponti fUc i o>;ì ìbid. n. 275 un * breve alla communitas Clyssii in data del 20 febbraio 1537 colla promessa d’ulteriore aiuto (vedi Raynat.d, 1537. n. 46) e n. 302 una * lettera a Morone dell’S marzo 1537. ohe riguarda la autorizzazione di tassare il clero-ungherese. È la lettera considerata da Feiedensbukg in Tshmtiaturberichte II, 125. 2 V. Nuntiaturbertchte II, 171. Con * breve del 2(5 aprile 1537, Paolo III ordinava a Ilieron. Grassus di trasportare ad Ancona dalle città e castelli dello-Stato pontificio tutti i tormenta et munitkmes: avendo nel marzo espugnato Clissa, i Turchi potevano parva veliflcatimie attaccare le coste dello State della OWesa, in cui Ancona è il propugnccuhim (Min. brev. Arni. J/l, t. 6, n. 52. Archivio segreto pontificio). Fa è questo proposito anche la Istruzione per la guardia della costa Adriatica contro, l'armata turchesca 1537, stampata in Due documenti di. storia Anconit., Pesaro 1886 (pubblio, per nozze).. V. anche le * relazioni di G. M. della Porta del 19 maggio e 12 giugno 1537 (Archivio di Stato in Firenze). * I dati nel testo, sfuggiti anche al Guglielmotti (I, 432), sono secondo la * relazione 'li F. Peregrino da Roma S maggio 1537. Archivio Gonzaga, in Mantov a. 5 Nuntiatu.'beriehte II, 174; cfr. Capasso I, 303, e sul pagamento dei su.s-sidli'i il * breve a Fabius Arcella, nunt. Neap. del 27 giugno 1537 (Min. brev,