Francesco I a Nizza. 189 Con sì splendide prospettive si comprende che il papa apprezzasse meno del reale le difficoltà che s’opponevano al suo proposito. Ciò dipese in parte dalle relazioni eccessivamente favorevoli che aveva fatte il Carpi.1 Quanto a malincuore accondiscendesse Francesco I al convegno, dimostrollo il suo strano mandare in lungo la propria comparsa a Nizza. Già più volte egli aveva notificato il suo arrivo, prima per il 25, poi per il 29 maggio. Quando finalmente comparve, ai 31 di maggio, il congresso poteva considerarsi come aperto.2 II re, che aveva preso abitazione a Villeneuve ad alcune miglia da Nizza, addì 2 giugno, in magnifica decorazione e accompagnato da gran seguito, si recò dal papa, che l’aspettava in una casetta un miglio lontano da Nizza. In antecedenza erano stati mandati incontro al re francese i cardinali Contarini e Ghinucci. Francesco I diede a vedere col papa la maggiore riverenza: persistette a parlare sempre a capo scoperto col vicario di Gesù Cristo. Scusò il suo tardo arrivo con belle parole, ma non vi fu modo d’indurlo a trattare personalmente col nemico. Per quattro ore in questo primo colloquio parlò il papa da solo col re francese in una stanza, in cui s’erano ritirati dopo il primo solenne saluto.3 Il fermo rifiuto di Francesco I di parlare egli stesso con Carlo V diminuì l’importanza della conferenza e rese in alto grado diffi- posito VAmino addotto da Capasso I, 30, n. 4. Poiché constato lo zelo del papa per il ristabilimento della pace (<-fi\ in proposito la relazione di Tietpolo presso Albèri 1 Serie II. 84 s. ed anche il giudizio «li Ranre 1° 160), cade per sè l'accusa sollevata dai suoi accaniti nemici1 (vedi Staffetti. Cubo 191) e ripetuta dal Sakpi, che il papa si sia servito della pace unicamente come di pretesto per le sue mire nepotiste (vedi Brischar I, 109). 1 Vedi Capasso I. 434. 2 Sulle conferenze immediatamente precedenti l’arrivo di Francesco I Gualterius riferisce : * « Die 28 maii conestabilis Franciae et cardinalis Lo-tharinge venerunt ad Sto” D. N. cum magna comitiva nobilium et fuerunt cum Sua Santte per qua tuoi- horas, deindè redierunt ad Villani no vain, quae est sub ditione Franciae regis. —* Die 29 Rex Gallorum venit ad Villani nova ni. — Eadem die 29 mai/i Covos et G/ranvela fuerunt cum Sm<> I). X. per tres horas et ineepimus sperare de pace. — Die ultima maii comestabilis Fran-ciae pransus est cum Sm® D. N. et deinde cum dualrus triremibus regis, quae venerunt Niciam, profectus est comes Tendae ad Viliam francam ad Caesa-rem et duxit oratorean ducis Moscoviae, qui fu eira t. liberates a manlbus py-ratarum. — Die prima hiniii comestabilis Fratneiae et cardinalis Lotharingiae profecti sunt cum 7 triremi,bus ad Caesarem et fuerunt execepti maxima cum laetiitia et redeuntes in itinere loqnuti sunt cum SSm® D. N. hcira caenae et Covos et Granvela iverunt ad regem Franciae cumi tribus triremibus» (Archivio segreto pontificio). Parimenti V*Ephem. in Cod. Vatic. 6978, f. 141 b della Biblioteca Vaticana. 3 Vedi Pendaglia 17 s. ; Decrue, Montmorency 352: Staffetti in Arch, it or. Ital. 5 Serie XXXIII, 87 is.; P. P. Gualterius presso Raynai.d 1538, n. 12 e le * Ephem. in Cod. Vatic. 6978, f. 141 li della Biblioteca Vaticana. Sullo sfarzo spiegato dia Francesco I. v. gli appunti di Cornelio de Fine in Cod. Ottoh. 16H. f. 143s. della Biblioteca Vaticana.