084 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 14 b. una norma fissa pose fine alle idee oscillanti, pure ci volle lungo tempo ancora prima che si raggiungesse un vero successo : neanche in Roma stessa il papa potè fare riuscire i suoi sforzi diretti contro la schiavitù : come pel passato continuò ancora in Italia l’uso di temere schiavi infedeli.1 Della restante attività ecclesiastica di Paolo III siano inoltre rilevate la sua cura per gli Armeni,2 le sue relazioni coi Maroniti, che in ogni guisa confortò a star saldi nella fede cattolica3 e la sua intromissione calmante nel dissidio tra Latini e Greci nel territorio veneto.4 Sotto Paolo III non si compì alcuna canonizzazione quantunque ne fossero preparate diverse,8 e si concedesse il culto pubblico all’eremita siciliano Guglielmo.0 II papa, che molto spesso dovette intervenire per la difesa della libertà ecclesiastica,7 rifiutò India, etiamsi ex eo mors subsequatur, non autem revelatas in confessionitras, dummodo non procedatur per viam accusa.tionis». E dandosi la ragione si dice: « Attendentes Indos ipson licet extra eccilesiae graemium existant, tampn Mei et isalutis aeternae capaces e^se et propterea non sevéràtate et laboribus perdendo», sed praedioationibus' et blandite operibus ad vitami aeternani invitando;; et alliciendos». Min. brev. Arni. Jfl, t. 3.9, n. 5.7.J. Archivio segreto pontificio. 1 Vedi J. Giorgi, Paolo III e la schiavitù in Roma nel see. XVI. Roma 1879; I»ertolotti, La schiavitù in Roma. Roma 1887, 4 s. ; Rodocanachi, Inxtitut. 257; efr. specialmente le delucidazioni di Brandi, Il Papato e la schiaviti), Roma 1903, 21,9., dove mediante nuove comunicazioni d’archivio è messo nella giusta luce il Bando sopra al tener de li schiavi et schiave in Roma del 12 gennaio 1549. 2 Vedi Raynaub 1540, n. 157; cfr. * Aeta con Bini, al 21 agosto 1549. Archivio concistoriale del Vaticano. 3 Così già con * breve a Pietro patr. Maronit. in Syria in data di Perugia 13 settembre 1535 (Min. brev. Arm. 1,1, t. 52, n. 229. Archivio segreto pontificio). Sulle relazioni nel 1542 e sull’invio di un visitatore apostolico, coi brevi addotti in Tiib. Theol. Quartalschr. 18-15, 49s. vedi anche 1° la * lettera di Pietro patriarcha de Maroniti del 7 febbraio 1542, colla quale prega il papa di mandare un visitatore (Lettere di principi XIII. 157) ; 2° * Gie-vanni Abdelmiem, governatore del Monte Libanon, ai 14 di febbraio 1542 raccomanda il latore frate Felice de Venetia, proc. d. guardiano di Monte Libanon e domanda la (benedizione apostolica (ibid. 160); 3° »l’istruzione pei il visitatore del 20 novembre 1542 (v. App. n. 59). Archivio segreto pontificio. 4 Vedi Le Bret, Maga«..,II, 849S. ; HiBtor. Zeitschr. Vili, 28. In * breve al nunzio veneto del 22 giugno 1549 a favore dei Greci a Venezia in Min. brev. Arm. 1, t. 25, n. 360. Archivio segreto pontificio. 5 1539: concistoro de canonizat. b. Hiacynthi (vedi Korzeniowski 96); * breve card. Tot. et Salamant. et episc. BaVneoreg. in civit. Salani. commorant.. del 1542 (incarico di indagini sulla vita e miracoli di Io. de Sahagim [Giovanni da S. Facondo], ord. eremit. s. Ang.). Min. brev. Arm. !,1, t. 25, n. 718. Archivio segreto pontificio. 6 Novaes VII, 60; ibid. 58 s., sull'approvazione Aétl'Ufficio proprio dello Sposalizio della Verg. Maria. T -Molti esempi in * Min. brev. dell’A rchiTio s e g r e t o p o n t i f i ci o. Per Venezia vedi Campana 533 s, Nel 1536 Paolo III ampliò la bolla In Coenn