Ignazio e l’inquisizione in Portogallo. 383 già con Clemente VII,1 si ripeterono in misura più forte sotto Paolo III.2 Da principio il papa aveva sospeso l’ultima disposizione del suo predecessore,3 ma dopo minuto esame egli confermò addì 12 ottobre 1535 le prescrizioni altrettanto giuste che miti fatte da Clemente VII circa i neocristiani.4 Re Giovanni III, invaso da profondo odio contro i Giudei mascherati, cercò ora di ottenere il suo scopo mediante trattative diplomatiche in Roma e poiché ( «arlo V si mise dalla sua, Paolo III cedette concedendo il 23 maggio 1536 l’erezione d’una stabile inquisizione portoghese.5 II re non ' curò delle disposizioni che il papa aveva prese per la tutela dei neocristiani. Gravi lamentele pervennero a Roma: Giovanni III cercava per ogni via di rendere totalmente regio quel tribunale. Invano Paolo III elevò proteste contro il dispotico procedere del re: rimasero senza effetto tutti gli sforzi del papa per la giustizia ed equità verso gli Ebrei e per il mantenimento del carattere eccle-iastico all’inquisizione. Da una parte e dall’altra si trattò senza risultato e poi si aggiunsero anche altre contese. Miguel de Silva, di alta nobiltà e vescovo di Viseu, aveva contro il volere del re lasciato il Portogallo recandosi a Venezia. Ciononostante Paolo III gli conferì il cappello cardinalizio e chia-mollo a Roma. Giovanni III allora sequestrò le entrate del vescovado e al pastore interdisse persino il commercio scritto cogli appartenenti alla sua diocesi : inoltre non voleva lasciar entrare nel paese un nunzio pontificio. Ignazio comprese la cosa molto seria-' ente ed al suo antico amico e compagno Simone Rodriguez, che stava a Lisbona alla corte del re, indirizzò una lettera segreta : correre voce in Curia, leggiamo in essa, che Rodriguez assolva gente, la quale avrebbe prestato aiuto al re nell’opprimere il cardinale di Viseu e con ciò si sarebbe tirata addosso la scomunica: egli, il ge- 1 Ofr. il nostro voi. IìV 2, 537 & 2 Oltre ai molti documenti in Corp. dipi. Pori. Ili, IV. V e VI cfr. Scha-fkk III, 337 ®. ; Zeitschr. fiir (leseli, di Schmidt IX, 167 s. ; Ebsch-Gbttbkb XVIII, 471 s. ; Atti) dell’Emilia N. S. IV 1, 111 s. ; Kathol SchweiserU. I (1885), 341 s. ; Archiv. fiir kath. Kirchenrebht UH, 27 s. e 1 lavori ivi giudicati di Hkrcttlano e Kunstmann ; v. anche Histor. Zeitsclir. IX, 121 ; inoltre Pin-chkiho Ghagas, Hist. de Portugal V, Lisboa H ai. Numerosi * documenti tut-t ora inediti sul conflitto nell’A r c h i v i o £ e g r e t o p o n t i f i c i o (* Min. irei:., Carte Farnes. 2 e Nunz. di Portog. 1 A) e im Cod. H 33 Inf. dèlia Biblioteca Ambrosiana in Milano Le * istruzioni per Girolamo Oapodiferro (in (lata 17 febbraio 1537) miankl!ato in Portogallo iranno 1537 nella Biblioteca Altieri in Roma (VII. E. IV, f. 263), quelle per J. Lippomano inviato nel 1542 nella Biblioteca regia a Berlino (Inf. pnlit. XII, 67 s.) e nell’Arehi vio ì)or i a-Pam phi 1 i in Roma (Istruz. I, 329s.). Una serie di atti pertinenti a questa causa in * Cod. 26// N B 3, voi. 1 della Biblioteca di Ferrara. 3 Corp. dipi. Port. Ili, 171 s. 4 Ibid. 254 s. 6 Ibid. 302 ss.