226 Paolo III. 1534-1549. Capitolo 4. Anche i rimanenti castelli dei Colonna caddero in breve in potere delle truppe papali.1 Una guerra sanguinosa aveva completamente infranto la potenza dei Colonna. Gli sforzi dell’imperatore per indurre il papa a trattare mitemente la schiatta tanto a lui devota, risultarono vani,2 che Paolo III non si lasciò sfuggire l’occasione di annientare il più potente e il più pericoloso dei suoi vassalli. Tutti i possedimenti dei Colonna, circa 20 luoghi, vennero confiscati e riuniti alla provincia di Campagna,3 le fortificazioni di Marino e Rocca di Papa, più tardi anche quelle di Paliano, rase al suolo.4 Corse voce che il pontefice intendesse far smantellare parimenti le fortezze dii tutti i baroni per il giro di 40 miglia.5 Ascanio e i membri della sua famiglia, che avevano tenuto con thè Pier Luigi v’era entrato il giorno precedente (Archivio di Stato in S i e n a), con che concorda la * relazione di N. Semini dc-ll'l 1 maggio 1541 (Archivio Gonzaga in Mantova) e cadie l’ipotesi di Druffel, che il cardinale Farnese ubbia di proposito notificato prematuramente la caduta. La città alta, di cui A. Franci nelle * lettere eMa chiesa, all’impro-' iso vi mandò 1500 guastatori e la fortezza e le mura in gran parte fece gettare a terra e poca mancò che non facesse raffinare anco tutte le case». (* Relazione in Archivio segreto pontificio; v. sopra ,p. 223, n. 1). Cfr. Adriani III, c. 4 ; ivi anche salivazione di Paolo III contro il commendatario di Farfa. N. Semini notificò al cardinale E. Gonzaga la decisione di distruggere Paliano con * lettela diel 16 giugno 1541. Archivio Gonzaga in Mant ova. 5 * « Si dice, ma io non ne ho certezza, che N. S. voi che se spianono tutte le fortezze delli baroni che sono intorno a Roana a 40 miglia e volendo gli sarà facile a farlo poidhè le sono si po dir tutte in suo potere », scrive X. Semini al cardinale E. Gonzaga da Rama il 28 maggio 1541. Archivio Gonzaga in Mantova.