Le prospettive d’un’unione religiosa in Germania. 281 Per tal modo parve agli imperiali che finalmente fosse data una base, sulla quale nei negoziati ratisbonensi si potesse ulteriormente fabbricare con maggiore successo che se, come a Worms, si fosse fatto adesione alla confessione Augustana, che era per l’appunto il pomo di discordia ed alla quale non poteva pretendersi l’adesione da parte dei cattolici dopo che i loro teologi e Carlo Y l’avevano una volta rigettata.1 A questo punto era di somma importanza l’atteggiamento che avrebbe preso Contarini di fronte al nuovo piano di riunione. Il cardinale aveva lasciato Roma addì 28 di gennaio. Nel giorno medesimo Farnese scriveva al Poggio: il papa ha mandato Contarini solo per rispondere al desiderio dell’imperatore; il legato è ben istruito su tutto.2 Questo può riferirsi solamente a istruzioni orali perchè solo più tardi venne mandata al cardinale la scritta, che porta la data del 28 gennaio.3 In questo importante documento, accuratamente deliberato, il papa rileva a più riprese il suo vivo desiderio di rimuovere il dissidio religioso in Germania ; si rifiuta però — e la cosa era naturale dal punto di vista cattolico—a concedere i pieni poteri illimitati che gli Habsburg desideravano dati al legato per la conclusione d’un componimento coi protestanti, per la ragione che non eonoscevansi con precisione le loro pretese mentre da quanto si vociferava dovevasi ritenere, che verrebbero domandate concessioni, le quali nessun legato, anzi neanche il papa stesso avrebbe potuto fare senza pericolo per la salute delle anime e senza suscitare scandalo generale, prima d’aver sentito in un concilio il parere delle altre nazioni. Tuttavia l’istruzione non respinge ogni negoziato. Occorrere prima vedere se gli staccatisi dalla Chiesa concordassero ancora coi cattolici nei principii per tentare poscia su questa base un’intelligenza sugli altri punti controversi. Il papa mette nella serie dei principii la divina istituzione del primato, i sacramenti e alcuni altri punti siccome confermati dall’autorità della Sacra Scrittura e dall’uso perpetuo della Chiesa intiera e noti al Contarmi. Questa indeterminatezza fu scelta a bella posta perchè lasciava al cardinale larghezza e apriva la possibilità di buon successo.4 E l’istruzione proseguendo stabilisce: i punti, sui quali non è dato accordarsi, andranno sottoposti alla Sede apostolica, che comporrà il dissidio con un concilio ecumenico o in altra simile ma- 1 Così giudica iterino (Gesch. flcr kirchl. Unìonsrcrsurhc I, Leipzig 18.36, •M) : cfr. Wolf in Dmìtsch. Zeitsehr. fiir Gescli.. N. F. II. 41 s. 2 Histor. Jahrb. IV, 657 s. 3 Frequente in. manoscritti, stampata presso Quirini III, cci.xxxvi ss. e Ueocadeixi I 2, 112 s. ; correzioni in Piepek, Nuntiatiuren 171 s. ; cfr. Dittoicit, Contarmi 565 s. 4 Vedii Ranke 1«, 106 ; III6, 32 * ; Brischak, Kontrorersen I, 120 s. e Etjss I, 603.