Approvazione pontificia (lei Cappuccini. Nuove ostilità ai medesimi. 349 grandi frutti già prodotti dalla nuova congregazione e nella speranza di ulteriori benemerenze per la Chiesa militante, confermava l’approvazione dei Cappuccini pronunciata dal suo predecessore il 3 giugno 1528 e dava al loro capitolo generale il diritto di eleggere un vicario generale, il quale, com’era stato fino allora, doveva sottostare al generale dei Conventuali. Insieme il papa sotto pena di scomunica stabilì che nessuno fuori dei Cappuccini potesse assumerne l’abito.1 Quest’ultima disposizione colpì gravemente il vero autore deH’Ordine, Matteo da Bascio, allorché dalle sue peregrinazioni come predicatore di penitenza ritornò nel 1537 a Roma, dove dall’anno precedente i Cappuccini abitavano presso la chiesa di S. Nicola de Portiis sul Quirinale.2 Clemente VII aveva concesso a Matteo di esplicare l’attività di predicatore senza appartenere a un convento. Secondo il nuovo decreto pontificio questo ultimo punto era necessario, ma non ci fu verso che Matteo vi si riducesse.3 Naturalmente anche questo incidente diede nuova occasione ai nemici per operare contro i Cappuccini. La giovane società non doveva trovare ancora pace: era intollerabile agli Osservanti la diminuzione della loro influenza ed essi elevavano continue lagnanze. Paolo III istituì una commissione di nove cardinali per esaminare le cose4 e dietro proposta della medesima al principio di gennaio del 1537 stabilì, che fino al capitolo generale da tenersi in Roma i Cappuccini non avessero facoltà di diffondersi fuori d’Italia e che senza permesso scritto dei proprii superiori nessun Osservante potesse passare fra i Cappuccini e viceversa nessun Cappuccino fra gli Osservanti. Chi degli Osservanti voglia condurre una vita più rigorosa, si porti a uno dei conventi destinati dai suoi superiori: ove tali conventi non esistano vengano eretti.5 Ma neanche ora erano eliminate le questioni. Gli Osservanti continuarono come prima a far di tutto perchè venisse interdetto ai ¡Cappuccini l’abito che portavano ed anzi perchè i medesimi fossero sottoposti a loro, vale a dire soppressi. Il nuovo Ordine aveva però potenti intercessori. Erangli favorevoli molti cardinali, specialmente Contarini e Piccolomini, poi anche l’ambasciatore impe- 1 Bull. VI. 229 s. : Bull. Capuecin. I, 18 s. ; Boveritir I, 221 s. 2 Vedi E. d’Axenqon, La chiesa di S. Nicola de Portiis, Roma 1908. 3 Vedi Bovebitjs I, 238 s. Secondo Bernardino da Cox.peti;azzo (* Cro-v !,'a II, 602) Matteo mori a Venezia il 6 agosto 1552. 4 V. la * relazione di F. Peregrino del 15 dicembre 1536. Archivio Ronzaga in Mantova. 5 V. Bull. Capuecin. I, 22-24. Secondo la * Cronica di Mario da Mercato Saraceno citata a p. 347, n. 4 la commissione era composta di sei cardinali : fin d-'allora il Cardinal Sanse veri no si addimostrò caldo patrocinatore del giovane ordine. Archivio dell’Ordine dei) Cappuccini in ' inezia.