Francesco Borgia si fa gesuita. 415 a lato del giovane Filippo nella riunione degli stati Aragonesi del 1547. Filippo voleva anche farlo suo «Mayordomo», ma Borgia risolse ora di ritrarsi poco a poco dal mondo. Ignazio gli ottenne dal papa la facoltà di fare i voti solenni di professo e di conservare ciò nonostante l’amministrazione dei suoi beni per altri tre anni, nel qual tempo si sarebbe provveduto ai suoi figli e sarebbero condotte « fine le sue fondazioni.1 Francesco fece la sua professione a Gandia dinanzi a pochi testimoni il 1° febbraio 1548; il documento fu messo in carta in cifra e spedito a Roma.2 Il Borgia continuò a vestire abiti secolari ed a comparire come principe. Il suo passo non venne conosciuto pubblicamente in Ispagna che nel 1551.3 Un mezz’anno dopo la professione il generale doveva accorciare della metà al nuovo religioso il tempo delle sue preghiere e proibirgli le sanguinose flagellazioni e il continuo digiuno, altrimenti, scriveva Ignazio, ne sarebbe andato il vigore del suo corpo, occorrendo invece « uno spirito sano in corpo sano ».4 Fin d’allora, ancor mentre preparavasi al sacerdozio, Francesco promoveva « la maggior gloria di Dio» coll’esempio delle sue virtù, coi suoi consigli, colla sua influenza presso potenti ecclesiastici e secolari. Poiché il ducato doveva spettare totalmente al suo primogenito e gli altri sette figli non avevano mezzi sufficienti per poter vivere conforme alla loro condizione, Paolo III addì 23 gennaio 1549 dietro sua preghiera concesse che per provvedere ai medesimi Francesco impiegasse 250,000 ducati della eredità del suo prozio Giovanni, duca di Camerino a Nepi, morto senza testamento.5 Sulla terra di Portogallo la Compagnia pose il piede nella sua via verso le Indie. Il dottor portoghese Diego de Gouvea scrisse da Parigi al suo già discepolo Ignazio se non volessero egli ed i suoi fedeli annunciare il vangelo nell’india portoghese' e Ignazio gli fece rispondere : andremo con gioia alle Indie se il papa ci manda. In seguito a ciò Giovanni III re di Portogallo chiese a Paolo III sei Gesuiti per le Indie orientali. Ignazio però non potè fornirne che due, Francesco Saverio e Simone Rodriguez. Costoro dovettero attendere la nave a Lisbona, ma ivi il loro zelo apostolico guadagnò talmente tutti i cuori che non si voleva lasciarli proseguire. Final- 1 Polancus I, n. 211, 275; Petbtjs Ribadeneira S. J., Vita Francìsci Bor-Oiae, P Andrea Schotto interprete c. 3, n. 52 (Acta Sanctorum Octob. V, 246). 2 Stampato in Sanctus Francisons Bargia II, 545. 3 Poi.anctjs I, n. 276. 4 Ignazip ai Borgia da Roma 20 settembre 1548 (Mon. Ignat. Ser. I, II, 233 a 237). 5 II breve trovasi in Sanctus Francisais Borgia I, 655-660 ; sulla data cfr. SxiAtr in Etudes CII (1905), 186. La determinazione circa il monumento di Alessandro venne cambiata dia Pio IV, finalmente, a quanto sembra, la si lasciò cadere completamente (cfr. Stiatj loc. cit.).