Attività di Sisto XV contro il jiericolo turco. 587 liano, che del resto dovette rinunciare all’esercizio dei suoi pieni diri!! di legato,1 ottenne almeno per la questione turca qualche risultato come riuscì finalmente anche a liberare il cardinale Balue.2 Fin dal 28 agosto egli potè spedire una lettera reale, la quale conti eva le migliori assicurazioni circa la partecipazione della Francia alla guerra turca.8 1 particolari si dovevano poi convenire in Roma l»i mezzo di un’ambasceria. Nell’istruzione per quest’ultima Lui !ii XI dice, «che non si poteva opporre ai Turchi alcuna valevole resistenza, se non vi erano a disposizione almeno 100000 scudi d’oro al mese. Egli s’impegnava per 100000 all’anno ed anche per il doppio, qualora il papa gli permettesse d’imporre una tassa a tutto il clero del regno e gli si mandasse un legato munito di tutte le facoltà bramate dal re e specialmente del potere di assolvere dai (“ si riservati al papa. Inoltre tutte le altre potenze cristiane dovevano contribuire alla stessa guisa. Per l'Italia e lo Stato pontificio egli calcolava su 40000 scudi all'anno, per la Gei-mania, dove prillivi tanti ricchi arcivescovi, vescovi e benefizi, prìncipi'e città, mi 200000 scudi; sulla medesima somma per la Spagna; il re d’In-gl il terra poteva contribuire per 100000 scudi. Venezia, per quanto <*jili aveva inteso, non era aliena dal dichiarare la guerra ai Tur-dii qualora venisse assicurato l’appoggio dell’Italia. Pertanto gli ambasciatori avessero facoltà di impegnarsi coi Veneziani insieme alle potenze italiane pel contributo annuno di 300000 scudi. Nel (uso tuttavia, che gli altri re e nazioni non facessero promesse determinate, essi dovevano assumere obblighi rispondenti anche solo l>or la Francia. Il papa avrebbe poi dovuto garantire soprattutto In Francia contro l'Inghilterra».4 Subito dopo l'arrivo degli ambasciatori francesi (marzo 1481) 5 *isto IV in una enciclica alle potenze italiane prese in considerazione le proposte di Luigi XI,0 intorno alle quali si ebbero in Roma con gli ambasciatori degli Stati italiani lunghe e in deflni- ' endfmie. 24 agosto 14SI >, in cui parlasi della cortese accoglienza avuta da Luigi XI. Trovai una copia di questo documento nell’A r eh 1 v 1 o di Stato in Jli I » n o. 1 Ittmostrato da Bbosch, Julius II. p. Iti. Cfr. anche Fummo II. 477. ‘ Korc.eot 102-101. * Anche questa * lettera di Luigi XI a Sisto IV in data di Vernitele 2X 'ignoto 1480, era finora sconosciuta : ne ho trovato copia aU’A r c h i v 1 o di Stato *n Milano. ‘ Cotti-ob in Histw. Jahrb, VI 447. Cfr. 1 dati alquanto diversi presso Fonati 59. ' Iacoh. Voi.ateriusi's 123. Cfr. Basix-Quichkeat III. 70 e Pkbket II. 210. * Breve a Milano in data di Roma, 23 marzo 14X1 (l'originale neU’A r-‘'bivio di Stato in Milano): dello stesso giorno al duca di Ferrara (l’ori-tfnale nell’A r c h i v i o di Stato in Modena) e n Firenze» (copia nell’A r- 0 h i v j o di Stato in Firenze).