Luigi XI e Sisto IV. 523 .M latio e Firenze Filippo De Oommines, il (piale però non si recherà ,i Venezia essendo il re convinto, che quella Signoria per riguardo di lla lega che li unisce farà tutto quello di cui egli la richiederà «va semplice lettera ».' Per esercitare una pressione sul papa l.nigi XI decise «li mandare milizie in Italia, tornando nel medesimo tempo a parlare della necessità di un concilio. Intanto scon-xÌLiliava il papa da ogni procedimento contro Firenze.'- Firenze e Milano rimasero alquanto deluse nel vedere che la Francia mi- 1 n ciava soltanto un concilio invece di sottraisi — come esse desideravano — all’obl>edieuza. Esse dovettero [H*rò adattarsi al beli'placito di Luigi XI.:i Di fronte a tutte queste minacce Sisto IV non si perdette punto ili coraggio. Scoppiata la peste, Fll di luglio recossi a Hrae-iano,0 dove si trovarono pure i rappresentanti «li Venezia, Milano, '¡lenze e Ferrara e anche due nuovi inviati della Francia. Il 1” di ■.'osto questi diplomatici si radunarono nel forte castello «legli Ordini e dichiararono, che il procedere di Sisto IN’ contro Firenze e l.wenzo era un grave scandalo per la cristianità essendoché per so venivano intralciati i preparativi di guerra contro i Turchi. Notarono che indarno era stata chiesta la sospensione delle censure, l’er questa ragione e anche perchè tutti i paesi sentivano il bisogno una radicale riforma, specie a causa dei difetti dei governanti, * ssi chiesero si tenesse un concilio in Francia." Il 10 di agosto 1 Dispaccio del legato milanese «lei Hi giugno 1-17S presso Kkhvvn ih: 1jfji nhovk I. 17.3 s. Cfr. Frantz 2(>1 : ÌIkkki.k-Hkriìinkothkr Vili. 220 e ItK\ !'*5. Sull’invio «li Commines v. Lettre* de Imuì» XI VII. 50 s. e Pkrret II. ISO K. ! Cfr. Lettre* de Lotti* XI VII. 13K. 1 Pkkret 11. 133-134. ‘ Cfr. Coppi. Pentitetue 4s. * * 4età connint. f. 85. Archivio segreto Pontificio. Secondo •luesta fonte Sisto IV tornò in Konui solo il 17 settembre. Secondo «mesta data 'leve rettificarsi 11Kft:(.K-IIeroknr<>thkr Vili, 22:?. La peste era giù scoppiata >iel maggio, come riferisce I. I\ Arrivalienus in mi • dispaccio «lato «la Itonni ■i 24 maggio 147S. Archivio Gonzaga in Mantova, (¿«lesta lettera inora essere errato quanto dice Maszithkuj I 2. 1157. che l'ultima traccia Arrivalienus in Honia sia nel 147t>. Per hi peste del 147K v. in genere Mas-*'M 51 ss. 1/* atto relativo al «piale jm-I primo a il (iBKooiiovirs VII’ 24(1. ,r«ivasi nell'A re h i v i «> «li Stato in Firenze. Atti ituliblic. CLXI. Ksso 'inui nei a con le parole: In nomine etc. / Ahi/. 1\ 78. ('uni Si sta * 1\. iitiuxti ■‘ic. e si chiude cosi: « Anta facto et gesta fncrunt itredici a omnia et Minutila mi-MUncripta Hrachiani Sutrfn. ¡Hoc. tcrrar. [non tcrrit. come legge Gbeoobovius | 'lom. Xnapoleoni* ile linóni» et in paìatio »ire fori ilio dicti oppidi Hrachiani ». Ambasciatori «li Francia erano Trixtamix come» Cloramonti* c IlabrUi Viri*. ('fr. I'krrh li. 130 s. Circa le ingiuste recriminazioni del re cfr. Frantz 2«>1 s. *1 5 agosto del 147S venne proibita l’entrata in Francia < A ung nomine Herosme liiaire, honune de lins lieti» etc.; vedi B-sis-Qi ichkbat III. (57. t