Slattinomi» ngo-at" furono iMrtta« le offerte «li med ¡azione presentate aolcnncmcnte dilli operatore il 12 giugno. I punti pricipali nono: il «'ardinale ri- »erà nnovanietite il mio veacovato «li Itremtanone e lo ptataetlerà, o»- . lo |M«wte«lettero «*gli «• i »uoi anteecNMtri prima «leil'affare «li tfruneck; le obbligazioni anteriori al fatto di Bruneck rimangono in icore, <| nel le invece formulate a Bruneek debbooo conaulerarai «alle e rotte non avvenute. Tutte le penarne aia ecrlc«ia«tiehe che U.“ he «lebliono riavere tutti i prece«lenti l»ni e dignità. I** t'Iariane » ¡ale «la Kigi«inou«lo ritornano nel Ioni iiionantem «li Hn-wuinone. li ;aanto alla ba«lia del ninniiMten» «li Konuenburg «-«I altri articoli fi: ««i linleciai in «pulita convenzione, debbono compomi aerando 0 • »tenuto «Ielle precedenti pn*acrizioni. Il «*anlinale «unferioce o vforovo «li Hnututnou«’ l'investitura al «luca. come I suoi pre* «I»' -M»ri la conferirono agli antenati di lui. Tutte le |**r»on«’ che tenero dalla |«artc del duca nono assolte e al capitolo di iinnaa- • rimangono i suoi antichi privilegi. iHtpochè Federico III «•bla- pregato a capo »reperto il legato p” tirici« per il peniamo e l'aaMadtizinne di Sigismondo, quegli di-Kigimnomlo prosciolto dalla anxnnnica e «lalle altri* n*n■ *,h e tolae l'iatenletto.1 11•-inibiirg non fu aianlto, ma d«»po che f^*»|fcT»torr elilie preao in mano l'opera di conciliazione, «parlare •li lai ogni traccia nel Tirala: più tardi l'oppuaizione di Giorgio f°!i«liriid re «b-gli Cz«*chi offri al litigio«) attaccabrighe avvocato ,s"'» oecaniuiie di levanti contro Homa. »>!*«• Bri MM-I» .IHU latria. |rr B nd *•*.. b««r «*4rtt»al«* tali* mrn* ■ * *ìiww. in avo» alla I-4U t«s4ttl>4w. rt» jrt* 4i <«»« tlln **•*•« «Mlainii« frmÌMirrWr rrMiaa». «U «I rttfl m |*«»». OH il v«*. 14». i«| iteti i. i n la ani uà di nw nd rurali» «!<■ * a*V *• *»ae*«la «n |ntta> dinHll» » |» fital» »