390 IJl>ro II. Capitolo 5. Paolo II. 140-1-1471. formalità, ma di sostanziali e profonde differenze, le quali hì sono bensì ricoprire per qualche tempo con forinole di unione ia estirparle con questo mezzo è stato sempre e dovunque ini * sibile.1 J (5fr. Iltiri.KK. dfcMdkte iUr hu*Ui*cher forza d'inganno re «lei re della terra, possessore dello scettiv li 8. M. l'Imi tenitore romano, In virtù della nostra corte e presenza nel «ieri Khl di Pietro e Paolo, dove abbiano realizzato la rottura con tutta la dot! di <«esù e calpestiamo la sua fiile ». Sull’ulteriore svolgimento delle cuodi ecdenlastlche della Boemia v. lo sguardo sintetico presso Moixkk, Kirchenf< » Il ( 1891), MI a.: cfr. anche Wfrrena u. Wultk'* Kirchrnlex. VP, 806 e Zcit< f. kolhol. Timot. XXV, 210 ».