1*V> Il roAiInria ni arfnr poolru la pramaalk* Maten DO éuti di-gni tli tutto il rÌK|M*tto, venivano tradotti nell«* pubbliche prigioni e i braeAgt wrleaiaatiri «1 altri h**ui dei chièrici, per leggeri molivi po«ti «otto «equeatro |n-r «cntcnza di nn giudice Uko, rimanevano a diapoaizlone dei laici »».' • ita a) conprvaHo di Muntova Pio II non aveva fatto alcun mi ritto di qneati m-nt imeni i : in quella memorabile udienza in coi «gli BÌuatilleò il iiuo modo di agire nella qneatione napoletana a («ture di Ferrante contro le pretine degli Angioini appoggiate dalla IWia, egli raprnae in maniera forte la ana dlrapprovazione trailo Maio anormale «Iella rhina ili Francia creato dalla prammatica «riti<*e. Il divieto dcH'appellazione dal |>a|Mi al concilio pubblicai <• alla rhiu«ura del congn***o andava ditvttaniente contro la Ufi-ria, ralla quale era tramili la legge franceae.* t/uanto amara impreaaione ni «entirar a Parigi dalla rondotta «Manli, cb’egli avrebbe fatto meglio a ritenete per ai-a, il Npa «iene coortato a riflettere più «ertamente mi |<«J«i ebe aveva già marrbinatn contro la Francia, a mantener pace coi con 'dii * cu{ Ioni decreti, a ram« *► ■«—«•* *•* •» MTta» I«» (»!«• ni «• H* «*««• *4 ■*»«*» —...... U 1*1««* « Mita 0»**. a* Patun III 1.0** ****’ *•"« f*» tln«r«>rti . «a * IN iiar* », «U «a «f£