Libro III. Capitolo 12 b. Sisto IV. 1471-1484. Tutti questi avvenimenti sono con grande arte raggruppati in un paesaggio unico. Nel punto centrale del dipinto scorgesi un de lizioso idillio: sotto alti alberi, di mezzo al cui oscuro fogliame lue cicalio verdi ghiande e candidi fiori, sta Mosè, rappresentato comi ¡’ideale del buon pastore, che abbevera le pecore delle pastorelle, le «piali, come genuine figlie del deserto si presentano in fantastici abbigliamenti. La fonte posta così in evidenza sul davanti doveva certo ricordare l’Aqna Vergine, di cui Sisto IV aveva di recenti fatto dono alla città di Roma. Questo affresco, eseguito come il precedente quasi per interi dalla mano del maestro, trovasi immediatamente sopra al trono del papa, il quale aveva così avanti agli occhi l’altro quadro del Botticelli <( le tentazioni di Cristo e la purificazione del lebbroso» In uno vedevasi la monumentale facciata di Santo Spirito, sull'altn la virgineam Triini aquam — quelle opere stesse, che il Platina celebra nei primi versi del suo carme posto sotto l’affresco di Me lozzo nella Biblioteca di Sisto IV e che erano così adatte a indi care il papa come il buon pastore di Roma.1 Anche il terzo affresco del Botticelli « la punizione dei tìgli d> Core » contiene innegabili relazioni col pontificato di Sisto IV. Ess > è l’opera più monumentale del maestro nella città eterna, anzi gì neralmente. parlando imo dei suoi più grandiosi dipinti. Il teatri», in cui viene eseguito il giudizio contro i ribelli al Signore, fa ve dere l’entusiasmo del Botticelli per il mondo delle mine, dell'a tica Roma: nel mezzo signoreggia l’arco di Costantino, a destra il Settizonio in quel tempo non ancora rovinato. Innanzi aH’ari » imperiale sorge l’altare, nel quale la fazione di Core trova la sua mina. A destra Mosè, Eleazaro ed Aronne, a sinistra i ribelli che spaventati indietreggiano e stramazzano a terra. Aronne e Mose spiccano in piedi come scogli, il primo con la tiara in testa, il secondo con raggi d’oro in fronte. Aronne con calma impassibili e gli occhi rivolti al cielo, agita il turibolo mentre Mosè è pieno di movimento e di vita. « Al vedere la sua posizione, con le punte dei piedi che toccano appena il suolo, con la sinistra in alto, con la destra armata della verga e distesa in atto di maledire solennemente i ribelli; al veder vibrare ogni nervo del suo corpo, tremare le labbra e gli occhi ardere, si sente che in questa figura, e in questa da sola, è stato creato nella Sistina un ideale di Mose che durerà per tutti i tempi ».- 1 Ofr. Humour II, 272: Lubkk, Unì, Malerci I, 357; The EcclesìoìnyM XX1N 185; Stein mann 487 ss. e IIiuìkrs loc. cit. Quest'ultimo ha portato più avanti le ricerche dello Stkinm ann riconoscendo per il primo l'allusione alla font*1“' deM'Acqua Vergine. ! Steinmann 501-502. Ofr. riguardo a questo affresco anche Schmarso" —» Ul'MANN 08 e Supino. Uniticela H4.