lja guerra per Riiniui. 4l)9> Anr nel luglio del 1470 Napoli, Milano e Firenze rinnovarono la loro lega e in tale circostanza stabilirono di proteggere a forze unii contro il papa Roberto Malatesta, non soltanto nel possesso di I:mini, ma anche di « tutte le conquiste fatte dopo la detta vittori nello Stato pontificio e che sarebbe per fare nel caso che il [mi|1 * * ntro il termine di dne mesi non si fosse riconciliato con lui diet' » la restituzione delle ultime conquiste, e non gli avesse conferì ti l’investitura delle rimanenti parti contestate dei domimi ilei hi sua casa w.1 Il papa, per quanto a malincuore, dovette accondiscendere, giù" liè «-rasi accorto che i suoi compatriota veneziani e i confedera i giocavano una partita molto ambigua, « mirando senza dubbio più ad estendere la propria potenza nella Romagna che ad a** mi rare quella del papa».2 Ma una maggiore influenza esercitò un avvenimento successo in questo frattempo, il quale riempì di terribile spavento tutta quanta la cristianità e specialmente l’Italia, Migliamo dire la conquista di Xegroponte fatta dai Turchi.3 I'CMOXT 111 1, 354 ss-, 408. Mormo VI, 377, .‘9« s. Sucexiikim 34T>. Iìebuokt III 1. 157-158. IUi-ax V, 188. Otr. I'kbrct I, 521 g. Sulla len-*e*M nel mandare soccorsi da parte del Veneziani cfr. la • lettera (11 Giacomo T>w is del 30 agosto 1409. Archivio di Stato in Modena. Roberto non ricevette la reale investitura di Kiininl e del suo territorio ‘■t" [io la morte di Paolo II; vedi Tosisi V, 347 sa.: Buon III, 308.