Pio il e Sl*i»mooiV> Ualamia S7 ! antico convento «lei frati Minori iiitiiMio in «II«: «li I* «1 vadrva iti» e il rumi «Uil'Aniene. «* non v’era altra coaa |>er lui più attraente *.* I’m-wìimI.imIo «tallii guerra mi|Nili-tana. la |«n> «lello Stalo pon io fu turbata «lui l'atteggia mento natile di Kigiamondo Ma latrata •i -lo a «lei primo rinawiniiMito. ma in gfnrrali1 uno del principi •IwvrntCToli «li ««cui tiwpo. K«-«ltro quanto prode. non «li ra«l«» favorito <|«IIh fortuna, nwliuava in «è tutte Ir qualità che il Ma « 4»«-lll rirhitilcva in un tiranno, il «|ual<* doveva unire in w I«* |- |>rieta della volpo e «l«*l l«nnt'. Inoltre Sigiamondo ita un prò-tritar* «Itila arienia r dell’arte «ri egli atenao porta, Alowtfo e letti alo. Ma <|ii«f«ta aollda cui tura umanisti«* non rattenne Sigia » »«lo «lai «a«lerv mila più profonda akhitciOM norair. Non » ha r «fatto, rhi* «puiito afrontato pacano non abbia coni piato o almeno •<» «Ma «tato in grado «li commettere; nulla era troppo abbonine ' • per «| arato aanguinario libertino, chr avr»a urclao una spoaa f I «¡Ir» avea ripmllato. e dentro r fuori delle pareti «kiwwtldw nmHtrva i più malvagi delitti.* Il «w diiaddlo con Pio 11 «lalava la pace eh«- il |iapa gli aveva importo a Manto»a Klglamondo • i protttò iliirimlmrauii che il 1‘lceinino recava allo Stato ponti '■ « prr ripremlend il indmum) «11 quel territorio, che allora aveva *rdutn,* Sri novembre del 1460 l*lo II aveva pregato il duca di Uno di mamlargli aoeoond contn> Higiamomlo e iniiritir a»«*»a " linaio «l'introdurre un pramm rimiro II farinorwu principe/ il dicembre fu lanciata contro «II Ini la «rmnnnlca come malfattore Miti# r «III htarato privo del ratii dooiinii.* •*»1 II « mm—tmi |» ItaMW. I»I3? '•**-«» a:aa • « uhm xvtit. a»« «f» haiaiax fini ■' 1 Ma II*. m Sto. sa jitmmn St. *iii«m UM m, la»ari la »1. a » * iww ««r una. w ft m»a» imw. a hmat » “ih e. 17. Iw I. xsr> rnmmd» 41 W0—0» : « «hwa —l Ho trala < il > |l. «IHUM «Inr. «W » •<«*» ftl «rtlaai*- ut. ab Ma »«if^a^aw» * salava Im «a laitn ilwBi * Ma «»lliti 4 rtasaw*» all n»iìwa «i»r»n». «”*» Jitinnai». »«jutiart«!» VII. Lmn. XVIII. I a itri» la i»mtfli 4r«tt arrM.I (ali* '**•*” • lari ■»»!«*; «I «M a«* i'l«ii»