358 Libro II. Capitolo 4. Paolo II. 14(14-1471. Pome quest’ultima disposizione così è stato acerbamente i simato ¡indie il {•rande gusto, prettamente veneziano, che il p |m prendeva nello spiegare la magnificenza e la pompa; nè si può elle tali rimproveri non siano senza giustificazione. Ma d'altra p. devesi anche tener conto di ciò che spingeva a spiegare tanto * e pompa. Ili un tempo di tanto lusso, «piale fu il peritxlo «lei ri nascimento, non poteva il papato procedere con semplicità a|M- ■ liea, a meno che non volesse recare un sensibile danno al pro|>i<» prestigio. Paolo II era personalmente penetrato dall'idea, chi il papa dovesse presentarsi sempre in tale ornamento, che corrisi• ■» desse alla sua dignità siccome la più alta sulla terra: perciò qua era semplice egli nella vita privata,1 altrettanto fastosa era la m comparsa in pubblico. Quando dal Vaticano recavasi nel suo \ i lazzo presso S. Marco, spargendo denaro in mezzo al popolo v-11 hi laute, lo faceva sempre col più solenne corteo.2 Come attrav. *» la sua passione per le collezioni, così un grande, regale sentinn-nto corre per il suo fasto.3 Con pompa affatto straordinaria venivano poi celebrate le feste ecclesiastiche, alle quali interveniva Paolo II (Hit la festa della incoronazione e la presa di possesso del Later <• avevano fatto pregustare ai Romani la futura trasformazione/ V ! la seguente festa «lei Natale il papa si presentò col triregno in p 1 damento preziosissimo.6 Di poi si seppe che sfavasi lavorando < ’ * nuova tiara, tempestata «li gemme preziose, la quale doveva rare in pregio e magnificenza tutte quelle che si erano avute fit>° allora. Nella Pasqua del 1465 il papa portò questo cajtolavoro fece stupire i contemporanei." La settimana santa e la festa d< •' Risurrezione erano sempre celebrate da Paolo II con grandi1" solennità. Migliaia di forestieri fin d'allora accorrevano in q«»—1-‘ teni|M> all«* tombe degli Apostoli." Per il Natale del 14*»*» il pap* 1 Por lo pii! Paolo II non prendeva dio «*11*1 comuni; non belfW v*°" non mescolato ohi l'nc<|iin : vedi Cuniil'a 964MI: t'iiBisTomc II. !•*: ha«t 1S3. * Cfr. la deacrlzioiic «Il Agostino ilo Rubo!« in uuu • lettera «lai« da !!•>•* II 2S ottobri' 14*15. Biblioteca Ambrosiana. * IJiWo nota a buon diritto l.t trow iu l*t' 1