I.ibro III. Capitolo 12«. Sisto IV. 1471-1484. di rettorica Martino Filetico.1 Il Porcellio, che dopo la morte di Pio II erasi recato a Napoli, ebbe parimenti da Sisto IV un insegnamento all’università romana.2 Guglielmo Fichet, che introdu-Parte della stampa in Parigi, dedicò una delle sue prime stampe al papa, che nominollo penitenziere e cameriere.8 Quanto poi Sisto IV’ si prendesse interesse anche altrimenti di dotti non italiani, vedi si dal fatto, che nell’autunno del 1475 chiamò in Roma il celebre Re-giomontano (Giovanni Müller di Königsberg in Franconia). Ma pur troppo il grande matematico, che per desiderio del papa doveva prestar l’opera sua nella riforma del calendario, moriva già nel luglio del 147G.4 Ma Sisto aveva dei disegni ancora più vasti. Egli vagheggiava di guadagnare per la sua Roma il principe della filosofìa neoplatonica, il dotto che coi suo scritti irradiava di gloria Firenze, Marsilio Ficino. Parecchi cardinali sostenevano questa idea, ma il Ficino aveva troppe obbligazioni verso i Medici per separarsene, onde ringraziò il papa dell’onorifico invito con una lettera piena di altissime lodi.5 Era una schiera sommamente splendida di umanisti che lave rava nella Roma di Sisto IV. A capo di questa stava Pomponio * Filetico vi aveva SÌA insegnato per l’addietro la lingua greca; vedi Marini II, 20S; Sciimajìsow 55, 75 nota e .‘545; Corvisieri nella rivista Bum» rotti. Scr. 2, IV (1865)) e Pecci in Arch. d. Soc. Rom, XIII, 468 ss. Sul B’onti vedi Uzielli 230 e ora Marchesi, Bartolomeo della Fonte, Catania 1900. ’ Sul Porcellio vedi sopra p. 28. * I/’enumexazione dei molti altri scritti dedicati a Sisto IV va riservata ad un lavoro speciale. Per Fichet cfr. Falk in Katholik 1895, II, 223 s. ; Ibii-126 s. su dediche di G. F. de Ugna mine, Filelfo, Bertachini, G. Zerbus, Giov. da Trevi, Ambrogio Ooriolano, Bonino Mombrizio e altri. V. anche Uziki.i.i 400. * Fn.r.osus Vili, a. 13. Asciibach, Wiener Universität I, 556. Kaltsn-brijnner, Kalendcrreform in Sitzungsberichte dei' Wiener Akad. Clas. Stor. LXXXII, 374. Janssen-Pastor I17-*8, 150 s. Tiraboschi VII, 356. Cantok. Oesch. der Mathematik II, 232 ss. Che il Regiumontano sia stato avvelenato (Bechstkin. Deutsches Musi uni I. 253) è una pura invenzione; già l'AstHBArH congetturavo. ch'egli soccombesse alle felibri pestilenziali che avranno inft rito a Roma nell’estate. Quest’ipotesi, che il Giovio dà come un fatto sicur1 acquista moltissima probabilità dal fatto, che allora ci fu veramente la i>este in Roma. V. quanto dicemmo a p. 496 s. È pure interessante la notizia fornita dall» cronaca di Koelhoff, che cioè Sisto IV dopo avere udito disputare in Roma Giovanni Cantor mandò al padre di costui un breve cortesissimo. Städtechr 1 niken XIV, 877. Riguardo a quanto fece il papa Rovere a favore delle uni ver sitò vedi Wördtwein, Subsidia dipi. III. 182 s., 197 s., 205 s.; Gudeni-s. Co