Ultro II. Capitolo 2. Paolo TI. 1464-1471. in seguito il clero romano ni mantenne in strette relazioni con i « santa arte », hi quale — come lesesi nella dedica delle lettere <‘i S. Cimiamo a Paolo II —«oltre agli altri doni di Dio propri» sotto al tuo pontificato è stata donata al mondo cristiano comi-faustissimo presente, così che of;«ri anche i più poveri con poco • miro possono provvedersi una collezione «li libri i».1 Anche i libri di registro «lei mio governo resi accessibili solo recente ci mostrano quanto poco jjossa incolparsi Paolo II di os-giare sistematicamente l'antichità classica. Essi conducono al r saltato, che questo preteso barbaro atteso alla conservazione «1* -antichi monumenti con maggiore solerzia del suo antecessore Pio 11 formato alla cultura classica. Gli archi trionfali di Tito e di S-timio Severo, i colossi di Monte ('avallo, la statua equestre ili Mar Aurelio furono restaurati per suo ordine e monumenti deH’ani chitìt dimenticati e quasi perduti furono da lui fatti portare i palazzo di S. Marco.* Paolo 11 è grande come antico dell’arte e come collezionista, l i raccolta «li arte e d'antichità, che egli niii ila cardinale aveva mt->-» insieme in quel palazzo,'1 conteneva i più importanti tesori di t-genere dalla caduta dell'impero romano in poi. L’antichità era qui rappresentata dalle sue opere più rare e più preziose: carnei e pietr-intagliate, monete e bronzi eran qui in grandissima copia. Bissu/i" aveva dato numerosi dipinti su fondo d’oro, altarini domestici f' Immagini in mosaico, reliquiarii, fra i quali un crocifisso tempestai" di perle, oro e pietre preziose con una particella della santa Croc». intagli in avorio, vesti di lusso con linissimi ricami. A queste op* doppiamente pregevoli |»er l’età e Iti provenienza si univa una scelta magnifica di opere artistiche recenti: tappeti di Fiandra, lavori di orefici fiiorentini, vasi e numerosi gioielli di altro genere. l*n inven tario dì questa collazione dell'anno 14r>7, e quindi del tempo in cut il Barbo era cardinale, è fra i documenti più importanti dell'archivio di Stato in Roma ; * esso è interessante |w*r la storia «Iella cultura * Orinisi 186. Fai.k IMO. Ijjrw. IV. 705. » MCjmt II. 4. »24«. * C pure di qoMb» tempo l’pminw di un altare in 8. Pietro, la col Cr»-rltbodone in rlllrvii (u(rrn iHla actinia <11 .Mino nl*ta cJfr. ibld. 12S a. e Ml'Jtr*. /Yécwrarar* 1®- l‘‘‘ 1S4. 1SK. Il lunjto s nel • breve fieli' S settembre 14«>S citato sopra alla p. 2K7. dorelle innante esercitare iin'intlnenxa efficace sulla stia passione di atlInlnoWa. fa »nello di cerimonia di Paolo li trova»! In Vienna, t. Jakrb. dcr SaminJunorn iti’* (’ulrrr. Kaitrrhamtrt XIV. 0 a. Altri anelli di Paolo II non w corn dewrllti lai voltilo nella »trwtia ilei duomo di Trento, nella pilW"*' del conte l*aar. pia n mi mi sciatore austriaco a Homa. e nel Museo OartorWf di Cracovia n. 1327.