I« i < congiura » del 1468. 311 • li. .lei demagoghi esaltati ed una parte degli abbreviatoli desiosi di vendetta si trovavano in relazione stretta eoa pii accademici, nel cui conventicole davano libero corso ai loro violenti discorsi contro il papa. Così «tutti questi elementi, paganesimo, eresia, re|' il>l>licanesimo parevano metter capo alI’Accademia come ad un centro w.1 N'egli ultimi giorni del febbraio del 1468 2 la città ili Roma venne improvvisamente a sapere che la polizia aveva scoperto una ... ^inra contro il papa ed eseguiti molti arresti, in gran parte di i't fiati e soci del ¡’Accademia romana.3 Uià da qualche tempo erano state diffuse in Roma voci inquietanti di ogni fatta e specialmente s'eran spam* predizioni di una tni.rte imminente del papa.4 Paolo II aveva dato poco calcolo a ii indicati al papa quattro soci dell’Accademia romana. Calli* ! «», Glauco, Petreio e Platina. I primi tre erano intanto stati «'»isati del pericolo che li sovrastava e «•osi riuscì loro di sot-•»arvisi in tempo. Lo stesso Callimaco scrivendo più tardi in prò* 1> a giustificazione racconta in una lettera, che egli da principio • ir/i.i ¡amrH VII* 570. <’iu:uihths III. 44. Hi Umabmiw 27. Non (ik’vi- far i^mvigHa. ilice licrtinTt (HI 1 345; cfr. 500». clip l'Accademia ilenla*«- np-i». u*Ìone qualora ni |ien*l. die in appresso nel aecoki XVI le ac«»«lemie *tet- **r» In rai’iHirto con l'opposizione |«>litica. A Fin-nK' per e«, ni venne formando * !*1 Atte un proprio gergo non intelligibile che agli iniziati. V. «il ciò «nelle lln »»ST. Hrm'h. Tf*cana* I. Gotha 1876. 23S H. Non 14«7. mine pensano (’min I. 27 e Zoprra. pre*wo Uomi, Kral-> -'»tl. XP. ST18. ma nemmeno UW. «»me danno Rrcjiojrr III I. 344. M»« “'■Us» III. 7s. l/tpism*. fami //. 27 rimiKTorii» 192. RomuiMUKltKsiii'ri^« *•- SilUUMinr 27 ealt per rift che wgue «ino | difftni