La cappella Sistina. Semplice e severo come l’esterno è pure l’interno della cap pilla, che misura 40 metri di lunghezza, 13 V2 di larghezza <* ( ¡rea di altezza. « Per due terzi la parete si eleva non interrotta, poi sopra un cornicione si aprono nei lati più lunghi sei finestre per parte ad arco tondo, alle quali ne corrispondono due ( alla parte dell’altare; oggi chiuse, mentre di fronte le due dipinte ( >n entro fondi di vetro indicano la posizione primitiva e la chiusura a vetri quali vennero imitate dalle reali sulla parete d’ingresso, che è addossata alla Sala Regia w.1 La struttura delle pareti e la decorazione sono di una mirabile semplicità ; attorno attorno gira una panchina di marmo ‘nza alcun ornamento; tre cornicioni di pietra dividono le grandiose lunghe pareti in altrettanti piani, dei quali ognuno è smembrato da sette pilastri. 11 cornicione di mezzo sporge più in fuori degli altri ; esso, munito di parapetti di ferro, gira tutto intorno a truisa di andito proprio sotto le finestre. Solo i pilastri posti sopra questa galleria sporgono dal muro con tenne rilievo: gli altri sono dipinti. Il soffitto forma una volta cilindrica, la cui monotonia viene attenuata da sei piccole volte in ogni lato, giacche le sei finestre delle pareti, tagliando con le loro curve il cornicione, portavano die ne nescessero lunette e calotte.2 Nella decorazione della cappella si scorge in maniera sorprendente la forza della tradizione, la quale in nessun altro luogo del mondo mostrasi più grande e tenace quanto nella eterna città dei papi. Il pavimento della Sistina fu ornato come nelle antiche basiliche cristiane di pietre di vario colore, disposte a intarsii, il cosidetto opus alexandrinum. I contemporanei mettono questo tappeto •li pietre fra le più grandi bellezze della nuova cappella.3 Parti d'i ' sso, avanzi di lavori cosmateschi e frammenti di lapidi dei primi secoli cristiani (per esempio una lastra di marmo col monogramma di Cristo) provengono sicuramente dall’antica cappella di Niccolò III.» Non ostante i posteriori cambiamenti si può ancora rilevare dal mosaico del pavimento la divisione dell’interno, nella quale ebbe parimenti influenza decisiva un’antichissima tradizione. Come l’antica basilica cristiana dividevasi nell'aula per la comunità, nella Sclwla cantorum e nel presbiterio separato da uno steccato, così anche Sisto IV nella sua cappella di palazzo divise il poco spazio riservato ai laici dall'altare e dal posto ri- 1 Schmarsow 208. Cfr. Burckhardt, Cicerone 99. ! ¡Jchmarsow 208 s. Stein.mann 158 s. Hilgeks. [He SwtinUchc Kapelle in Htimmen n«x Maria-Laach 1902, LX1I, 320. * Cfr. Sigismondo de’ Conti I, 205. * Stein.mann 159 s. e tav. 8 e 9. •'Stor, Storia dei Papi. II. 42