La pace di Bagnolo (7 agosto 1484) e la morte di Sisto IV (12 agosto). 575 in tal guisa conculcata, fu preso da indicibile dolore. Gli astanti l'udirono gemere ed esclamare: «Lodovico, oh ! lo sleale I».1 Tale agitazione dovette avere una dannosa influenza sullo stato ■ viFinfermo. Per il mercoledì 11 agosto era statò indetto un conci-aro, ma i cardinali intervenuti dovettero venir licenziati, essendosi nella notte aggravate le condizioni del papa. Ciò non ostante dopo vesperò il pontefice si fece venire innanzi gli ambasciatori della lega. « Dopo che li ebbe ascoltati — narra Giacomo di Volterra — non si lamentò egli della notizia della pace, come certi maligni e astiosi sono andati affermando, ma delle cattive ,condizioni di pace, e uscì in queste parole: Noi abbiamo sostenuto finora una guerra pericolosa e difficile per avere poi dopo la vittoria una pace onorevole a guarentigia della Sede romana e a onore nostro e di questa lega, e proprio quando, come voi sapete, avevamo per volontà di Dio la cosa in mano, voi ci offrite tali condizioni di pace, che sono convenienti per i vinti, non per i vincitori. I Veneziani avevano già offerto al nostro legato apostolico delle condizioni molto più eque e più vantaggiose per noi e per i vostri principi, onorifiche poi per la Sede apostolica mentre ora le viene i -Ito questo onore. Una volta le città conquistate in guerra venivano affidate alla nostra tutela la nobiltà ci mandava ostaggi ed attendevasi la nostra sentenza : ora invece del territorio di Ferrara non si è nemmeno fatto parola. Di tutti questi vantaggi voi non mi recate nulla, in cambio portate avanti una pace vergognosa e disonorante, fonte di confusione e di male per l’avvenire, più che di bene. Questa pace, miei carissimi tìgli in Cristo, io non la posso uè raccomandare, nè approvare )>.2 Nella notte e nel giovedì seguente l’indebolimento del papa crebbe di ora in ora; una febbre ne consumava rapidamente le ultime forze. Il 12 agosto, festa di S. Chiara, nell’ora quarta della notte spirò calmo e tranquillo in una delle stanze superiori del palazzo di Niccolò V. « Quattro giorni prima — riferisce Giacomo di Volterra — aveva ricevuto la Santa Comunione. Dopo morto i penitenzieri dei Minoriti lo hanno lavato, rivestito degli indumenti sacri, l'hanno messo sulla bara e poi esposto pubblicamente. Alla 1 Sigismondo de’ Conti I, 204. « Appena cinque mesi prima — dice Reu-mont (Lorenzo II2, 195) — egli aveva conferito al fratello di quest’uomo, che ora attraversava i suoi disegni, il cappello rosso, — ad Ascanio Maria Sforza, cioè, che sotto auspici di guerra iniziò un cardinalato senza pace ». Cfr. anche Schmarsow 256. Che Sisto IV abbia trovato gusto nella guerra e nei disordini, e siasi alterato ijer la pace ottenuta, è una spiegazione tendenziosa, •istiosa e inconciliabile con le ultime autentiche espressioni del pontefice. (Cfr. I'AMmkr in Histor. Jahrb. I, 179 e con relazioni contemporanee Andrea Bernardi I, 123). 2 Iacobus Voiaterranus 199. Frantz 476 s. Cfr. in proposito la ** lettera di Bonfrancesco Arlotti del 12 agosto 1484. Arohivio di Stato in '•»dena.