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Libro IT. Capitolo 7. Paolo II. 1464-1471.
le difese dell’imperatore e tuttavia non poteva dar tutti i tort lagnanze degli impazienti Stati generali».1 Finalmente il 16 gno Federico 111 arrivò e quindi il 24 venne aperta « la grande cristiana ». Durante le discussioni che seguirono il Cardinal Pi« mini spiegò tale zelo, che la lode a lui più volte tributata da Paoli 11 appare assolutamente giustificata.2 Egli ottenne anche tanto, non si parlò di passi ostili contro Roma, però non ebbe alcun ri saltato per la questione turca. Nè la sua eloquenza chi* de» l'ammirazione ili tutti, nè le caldissime preghiere dei Croati, <l i Carinoli e degli St inani valsero ad eliminare gli ostacoli d > ni fatta che si opponevano ad un’azione concorde ed efficace. « La questione circa i soccorsi per la guerra Turca — riferisce il 7 <1: luglio un inviato italiano — procede così a rilento, che il card a! legato ne prova un’afflizione mortale ed ormai ben poco frut! -ripromette da questa dieta, nella quale aveva pure riposto sì gr. speranze».8 Dopo aver trattato per ben quattro settimane d ii cosa, non si era ancora venuti ad alcuna precisa decisione che »l* hi ¡gasse tutti gli Stati dell’impero circa il modo di prestare corsi contro i Turchi. Fino alla determinazione delle singole bligazioni tutti furono uniti e mostrarono uno zelo degno di < n! encomio, ciascuno però col segreto pensiero di potersi sottr. quanto prima mediante sotterfugi e assicurazioni dal prestar» <n aiuto efficace; quando però si venne a parlare della ripartizion ! cifre concrete «lei peso cornane, del resto non molto grave, al •* ognuno seppe frapporre ostacoli insuperabili, condizioni ine-Itili, scuse inattese e condurre per le lunghe i negoziati. Con g; •• del cardinale per qualche tempo le cose sembrarono prendere i •* buona piega, ma l'esito finale della dieta imperiale, una delle P*® grandi che i vecchi ricordassero, non fu punto migliore di qu< delle precedenti. La egoista politica particolaristica degli Stati trionfò su tutta la linea sopra le idee imperialistiche già da Ioni* pezza sbiadite,4" Solo due principi, l’Elettore Ernesto di Sassonia < Allerto di Iirandenburg, che riconeiliossi a Ratisbona col pap-
    1 Rmnmm I, 54~f>5.
    *	V. in Ap|>. i». 102. 104 e «ine * brevi tratti dall'Archlvio segr*' pontificio.
     *	Relazione di ¿V Bonntto presso Kkissrrm.wer li. 126.
     4	Vedi Hwss-iKRsj.vvr» II. 73 ss.. 113 ss. Cfr. Schweizer. Yorpetch. de* li unti in. Ztlrìch IsTlì. .V> s. ; Owniras. \'filk*bciriffu ngcn 3 s. e 42 • e ¡fttch*ge*ch. II. 357 ss.
     *	Allierto Achille era st«tn scomunicato il 15 d’ottobre ilei 141*5 per' malgrado tutte le rimostranze aveva tentilo fermo al matrimonio di stia
 < irsola col Belio ilei Io scomunicato O. l’odiedrad. I/assoluzione di Alberto #*♦-' solo il 21 maggio 1471 : cfr. Mijutou. Da* ktii*erl. Buch de* ìlorkgrafe*
 brccht Achille*. Berlin 1850. 345 a; I'mkmtock I. 222 *.. 228 s».. 232. ' e In App. n. 106 il * breve del 20 (tiglio 1471. Archivio (segreto pont =
 fido.