Esame .«lollv accuse <1*41*1 iifessurn contro Sisto IV. (>11 niente divulgata dai nemici politici del papa. Per quanti errori Sisto IV possa aver commessi come papa, riguardo alla sua condotta religiosa e morale non avvenne in lui alcun cambiamento in peggio. Ciò prova già da solo il fatto, che per suo confessore si scelse un nomo di così rigida penitenza quale era il beato Amedeo del Portogallo, fondatore della congregazione dei Francescani Amadisti.1 Vi sono poi anche validissime testimonianze, le quali provano che Sisto IV adempiva i suoi doveri religiosi con fervore, dignità e serietà e teneramente venerava come per l’innanzi i suoi santi protettori, S. Francesco di Assisi e la Beata Vergine Maria. Per quanto lo tormentassero i dolori di gotta, pure non si lasciò distogliere dal celebrare la Messa solenne di Pasqua stando seduto. « Con una perseveranza che commuove questo vecchio infermiccio va tuttavia pellegrinando alla chiesa di S. Maria del Popolo e della Pace, che aveva costruito ad onore della Santa Vergine ».2 Parimenti le altre accuse dell’Infessura contro Sisto IV vanno ¡11 parte del tutto rigettate, in parte mitigate. Un erudito imparziale ronfessa : « La storia commette un pessimo errore attribuendo a Miu>sto Della Rovere avarizia e cupidigia di denaro, una politica fatta di vendette, una smania irrequieta di conquiste ed un temperamento irascibile da tiranno, senza tener conto di ciò che esclusivamente o in massima parte va a carico di Girolamo Riario»: « erto essa s’inganna anche <( quando vuole dipingere di lui un ritratto in chiara luce e dimentica le fitte ombre che sorgono a lato in brusco contrasto ».3 E’ fra queste ombre soprattuto il disordine nel conferire prebende, la collazione simoniaca di alte e basse cariche a gente inesperta o indegna 4 e il deplorevole affetto portato ai nepoti, il quale spesso compromise in modo doloroso questo papa per tanti riguardi benemerito, travolgendolo in un laberinto d’imbrogli politici, dal •piale alla fine non eravi più quasi via di uscita. L’impiego vario '* frequente delle pene ecclesiastiche più severe contro i nemici politici di Sisto IV doveva gettare il dispregio sulle censure della ’ liiesa e danneggiare profondamente l’autorità della santa Sede.5 1 Su Amadeo cfr. .1.4. 88. Aug. II. 572 s. : Wetzer ». WkI.tk’x Kirchen- ' ■rìkon I-. 669; Heimiittcher I. 3<ì9: Antonio di: I’ortioal i>k Fabia, Pori ugni ' Italia, Leo me 1901, 231 s. 3 IaCOHUS VOIiATEBBANTTS 131. jSCHMABSOW 2<53. 1 Seiimarsow 260. Cfr. Cipolla Un esemplare (lei come gli errori dei ■«“Poti si gettassero sulle spalle di Sisto IV. si ha presso Wolf. I.ict. I. 952. Cfr. anche Schlecht, Zannimeli? SO. * Cfr. Schlecht, Zumonutic vii. 56 e 138 * ss. «Oggi i Fiorentini erano scomunicati e i Veneziani alleati del papa e 1-li diletti, domani i veneziani venivano colpiti dalle pii! severe pene ecde-'¡nstiche e Lorenzo era amico ed alleato del pontefice, quel Lorenzo, che poco l'nina era stato denunziato alla eristianitil come figlio della corruzione e ger-■»oglio della malvagità ». Schlecht. Znnwiin i c 55.