Indulgenze. 581 ( specialmente la costruzione di chiese. Le condizioni erano per I'.) più queste, che riceverebbero l’indulgenza plenaria, ossia la remissione della pena temporale dovuta ai peccati, tutti quei fedeli cristiani che confessati e pentiti visitassero entro un dato periodo < i tempo la relativa chiesa e dessero una -determinata elemosina ; spesso si aggiungeva anche la condizione, che una parte del denaro raccolto si dovesse mandare a Roma per la crociata. Questo i upiego però non fu preso con tutto rigore; si conoscono dei casi, in cui Sisto IV si servì del denaro raccolto per altri scopi pii ed anche per coprire spese di carattere non ecclesiastico.1 La bolla » 'indulgenza data da Sisto IV nell’anno 1476 a favore della ricostruzione della chiesa di S. Pietro a Saintes in Francia, che accordava la facoltà di applicare l’indulgenza anche alle anime del purgatorio, diede occasione a spiacevoli conseguenze. Siccome prima ' i allora soltanto Calisto III aveva concesso nell’anno 1457 una binile indulgenza ad applicarsi ai defunti in una bolla crociata per la Castiglia,2 così la concessione di Sisto IV, la quale del resto f »ndavasi sopra un’antica dottrina, suscitò per la rarità della cosa tale commovimento, che il commissario per le indulgenze Raimondo J’eraudi domandò il parere di due eminenti teologi. Già in questi pareri compaiono delle affermazioni esagerate. Alcuni predicatori ( indulgenze annunziavano dal pulpito delle idee ancora più estreme • (»nie per es., che dopo avere acquistato l’indulgenza non v’era più I ¡sogno di pregare per i defunti. Per conseguenza Sisto IV a mezzo ili alcuni vescovi francesi dichiarò espressamente, che egli aveva concesso l’indulgenza plenaria per i defunti a ino’ d’intercessione, non perchè i fedeli si astenessero dal pregare per i poveri morti, ma per dichiarare che questa indulgenza tornava a profitto delle anime secondo la qualità e la maniera delle preghiere e delle elemosine, che per esse si offrivano. Ma siccome questa spiegazione •lava ansa a malintesi, quasi che l’indulgenza non avesse maggior efficacia della preghiera e della elemosina, Sisto IV con una bolla del 27 novembre 1477 dovette opporsi a questa interpretazione, tacendo notare la grande differenza che esiste tra le indulgenze e le consuete preghiere e opere buone.3 1 Cfr. Schlecht, Beiträge zur Kunstgesch. der Studi Eichstätt, Eichstätt 1894, 13 ed ora anche Zamometic 129 ss., dove si hanno pure altre nuove e inv-Iwfanti notizie intorno alle indulgenze ili Sisto IV. Della ritenuta di denari) «Ielle indulgenze fu incolpato H. Institoris; vedi Hassen, Quellen 369 s., 383. Molte bolle d’indulgenza di Sisto IV vennero subito stampate. La rassegna che "e fa Hain è molto incompleta ; cfr. supplementi ad essa nel Katalog XLII di Ludwig Kosenthal Xr. 711, LIX, Nr. 903, 904, 903. Intorno alla boUa d'indulgenza di Sisto IV in favore della cosi detta Wasserkirche in Zurigo vedi Pau-'•us in Zcitschr. f. kathol. Theol. 425 ss. V. il nostro Vol. I, 742 (ed. 1931). •Cfr. Paulus nella Zeitschr. f. kathol. Theol. 1899, 433 s.; 1900, 1 ss., -®0 ss. e II ist irr. Jahrb. XXI. 648 s. (¿ui vi anche i particolari circa la spie-