Documenti inediti e comunicazioni d’archivi. N. 123 e 124, a. 1478. 769 straziavansi dal popolo e dalla moltitudine in pezzi.... E1 numero delle persone impiccate, tagliate a pezzi e morte in questo facto forse ascende ad un centinaio di persone ». Archivio di Stato In Milano. Cart. gen. 124. Albertino, priore di S. Martino, alla marchesa Barbara di Mantova sulla congiura dei Pazzi.1 Firenze, 28 aprile 1478. Giunse a Firenze il 27. « Nili habiamo trovato Fiorenza in grande travaio cnm credo sapia la prefata Y. S. Lordine de la cosa sicondo posso intendere è questo: zoè essendo venuto il card1® nepote del conte Jeronimo a Fiorenza non si dice perche se non che mal per lui et per altri, ditto cardle non volse intrar in Fiorenza, ma si re-dusse di fora a un zardino de quelli de Pazi e de lì a certi dì questi Pazi fezeoio un convido a Fesole dove fu invitado Lorenzo de Cosimo e Zuliano de Cosimo, ma Zuliano no possette andarli che haveva due anguinalie, nichel disegno de Pazi non potete haver effetto, ma non pentiti fezeno che Lorenzo convidoe il card,e a casa sua a pasto per haver ditto Lorenzo e Zuliano a suo a piacere, siche aparichiatto il convido ampio e magnifico venuta lora de la massa andono in K. Liberata e tardono la messa pili che fu possibile per far fastidio al popolo ¡izio se havesse a partire,, ma pur seguendo la messa quando il prete fui a la levatione2 se levò Franceschino de Pazi e amaza de fatto cum certe suoi compagni Zuliano de Medici; da po volse e menò per dai1 a Lorenzo e uno suo compagno li volse piliar il colpo e piliò la morte de fatto per modo che ditto Franceschino taliò la testa cum una spala a ditto compagno de Lorenzo e cum quello medesmo colpo ferì Lorenzo in de la gola, ma non ha grande male. Il cardle fuzi e larcive-scovo de Pisa corse al palazo3 con certi fanti.... e funo a li mane; il popolo corse e non potendo intra/re andono a una altra porta e brusola e introno dentro e preseno larcivescovo e de fatto li impicono lui e il fratello; possa il card!e cum tuti quelli de li suoi che poteno bavere e furono impicati e similiter il prete che liavea cantato la messa e due garzoneti che erano ragazi del cardle per modo che quello di fui la domenica ne furono inpicliati 36; il Inni seguente4 ne fono in-pichati 16; ozi che martidi ancho non è fatto altro; ma questa notte è stato menato Ser Jacomo de Pazi cum eirclia 18 altri e tuta via ne sono menati e tuti secondo se dice siranno impichati; il card1® è pur vivo, ma in presone in del palazo de li Srl cum grande guarda; se 1 Cfr. sopra p. 512. 1 V. sopra 511, n. 1. ’ Per ciò che segue cfr. Reumont, Lorenzo, P ; 289 s. * 27 aprile Pastor, Storia dei Papi. II. 40