( 'nmpii^nu di Giuliano della Ilowre mtU'l'mhriu. 4SI ' :im ita ohe sa mescolare insieme acqua e fuoco senza far torto a nessuno.1 La capitolazione era tale in verità da rafforzare invece di de (nimere l’audacia del Vitelli. Essa come tutto il corso eli questa renda aveva intanto mostrato chiaramente una volta di più, con •piali «alleati» avesse a fare Sisto IV. «Circondato da traditori, ••mi a fianco un alleato dello stampo del perfido re di Napoli, con ■ ti vicini come Lorenzo de’ Medici, si può forse far torto al ponti -lice se conferì ai suoi nepotj solide posizioni nel dominio della Chiesa, che avrebbe avuto bisogno di un Cesare Borgia e di un l>.i|>a come Giulio II per esser mondato da tutti i grandi e piccoli ••^pressori del popolo ? »2 Racconta il Platina come al legato pontificio che si riconduceva a Koma movessero incontro inviati «li molte città per offrirgli insieme ai loro omaggi preziosi regali. Giuliano della Roveri- però non per superbia, ma perchè poco si convenivano a un uomo di Chiesa, •» li respinse decisamente, o li destinò a scopi pii, a restauri di ••iiiese e «li conventi.3 Il !• di settembre il cardinale e il duca uiunsero in sulle prime ore del mattino a Porta Flaminia e prima •Mio spuntare del sole erano già in S. Maria del Popolo. Il papa a eva espresso il desiderio che tutti i cardinali l’andassero a ri "•vere, ma il pronto Giuliano non sapeva aspettare. Quindi solo titilla suddetta chiesa si potè cominciare il solenne corteo, alla cui testa marciava a cavallo il duca in mezzo al Vitelli, al prefetto «It ila città, conte Girolamo e a parecchi nobili. Si tenne poi un ••«»ncistoro, nel quale il ribelle domato prestò ubbidienza.4 Il papa fu impedito tla indisposizione tli salute dal prendervi parte.5 Durante il suo nuovo soggiorno in Roma furono rese al duca «li Urbino onoranze ancor maggiori che nella primavera. Le stanze assegnategli stavano immediatamente al di sopra dell’appartamento •lei papa.'* Le pratiche passate tra i due circa la conclusione di 1 Lettera di l. 1’. Arrivabenua ilei 3 settembre Ì474 in Ammarati, H/iM. 574 l'iredlaioite di Francoforte. t'ir. Ibld. n. 575 e una • lettera ilei eardinal Gonfisi a suo padre in data di Koma. 5 settembre 1474. Archivio Gonzaga. 5 Fluirne ir*;-l57. * Platina, tikrtu* lì . luti!. Cfr. Shìismomh» dk’ tton I. !t. * 1.citerà di 1. t\ Arri va ben u* del !> settembre 1474 in Ammanati. Hpint. 57S ■Icll’odix. di Francoforte. Schmarhoyv 28. * Il !» settembre Arrivaliemis si abbandoni a oongettlirr d'ogui «irta in ■nio alla malattia del papa, ma tin dal IH settembri- poteva riferire i|uanter «pianto se babia è plocol cosa ; ha avuto doi t'frferetti parosismi de terzanetta, de la qual se munila e non ne fanno caso '** non |>er essere pa]ia. e lo secundo de heri dopt*> 'I disnare non fu pili clic tre Imre», li Iti settembre il medesimo legato scrive: * cl-n cosa è tardata per •mesta puoeha fctire del papa che fu solamente doi pa nudami. boro sta lame». Archivio Gonzaga l n Mani o v a. * * Iattera del Cardinal Gonzaga in data di Hoina. 2 novembre 1474. A r-<• bivi o G o n z a g a. t'unon. Moria dri Papi. II. 31