Libro II. Capitolo 4. Paolo II. 1404-147Ì.
lesioni recate alla libertà ecclesiastica : dapprima nell'auno ll'W. poi nel 14<ii( a causa di certe gravezze arbitrarie sui beni siastiei. Le ripetute ammonizioni «lei papa mostrano l’ostina con cui anche qui lo si osteggiava.2 Una di queste ammoni min risale a pochi giorni prima della morte del papa.3 Anche il inmv» duca di Milano Galeazzo Maria Sforza si permise più volt» vadere nel campo ecclesiastico; alle querele del papa e «lei ar «liliali questo orgoglioso principe rispose col togliere le rendita al «•animale Ammanati e col metterne in carcere il vicario.1 Fuori d’Italia condusse a un conflitto specialmente la provvisione d< v< scovato «li Bressanone.®
    Fu parimenti l’assolutismo di stato che venne tosto a cr«-ar< dei rapporti assai tesi tra Paolo II e il re di Francia. Lui; M voleva signoreggiare da sé tanto nello stato eli«* nella Chiesa; la norma di tutte le cose si doveva ripetere dalla sua volontà.'1 Fin «lai primi di novembri* del 1464 era giunta in Poma la notizia «lì nuovi atti compiuti dal re contro Roma. Dicevasi che Luigi XI voleva far dipendere dal suo beneplacito la pubblicazione bolle pontifìcie in tutto il suo regno e che in pari tempo aveva emanato un divieto delle aspettative. « Questo — scriveva l a»1 basciatore di Milano — è un cattivo indizio di obbedienza; qu*-*ti provvedimenti sono p«*ggiori della prammatica sanzione, eh«- -'•* fu in vigore in Francia». Non farà «luindi meraviglia che Pa«> * H nutrisse vivi timori a riguardo del re francese, del quale ben ,v
    ' • Breve di Paolo II a Firenae del giorno 25 marzo 14*16. Archi*'»'' Stato tu Firenze, X-II-3S, f. 141 *.
    *	• Breve «li Paolo li a Firenze In data di Roma 25 agosto 14«*. loc ^
X-ll iS. f. 14b-15.
     ■	• l‘n ut un II. nirmllHl*. dal. / *71 /ulti SS. Lib. brer. 12, t ISO. Arefc* vio segreto pontificio, ibld. f. 25b un • breve, del quale «lave <*’ tarsi ■iM-nzloiic. trattandosi lincile «|ul «Iella «llfi'sn del diritti eceie-.
*	« ttegt Aragonuin. Non nloupn- magna ailmlratlonc IntcHcxlinu* «juod adì*" sessionem inonnstorll 8. Vittoriani ac prloratus de Roda Ilerd. dioec. dii- *-mister L(udo vietisi tlt. s. I coronai or. S. li. E. presi*, canili» aMi|Ul »* I** tult». Seguono miiun-ce. Dal. /J70 lire. S.
     *	I.UIRTT VI. t»s.
     *	l/eaposlzlone di «jnesta contesa fatta dall'Eoon I, 505 è assai dette»*-''’ 1«> sfogo dell'autore contro 1 suol connazionali si comlanna de aè. Circa 1*'-''* vodlmcntl preai da Paolo II per la difesa «Mia libertà ecdealastlca In t'W!'r vedi Teixki XI. 13.1 s.. 139 141 a. Debbo alla cortesia del rloepresideot»' & l'Accadeinla ungarica, il vescovo titolare r*r. Fukiòi. la notizia di un * be' di l*aolo II all'al>ate del convento 8. Uarimiani «Tira mmrot Trer.. nei '1°* l'abate viene rimproverato per avere in una lite richiesto l'aiuto «11 un : '
 « Hoc «■nini n«>n vldetur lus suoni vello defendere. sed monasierlum ri «eri*" lnicls Ipsls qUo«lnmmodo subkvre».
     *	t'ir. PiEavitax 137.
     ’ *• trotterà di Ottone «ie Carretto a Fr. Sforza «la Roma « novembre 14 Biblioteca Ambrosiana, ffr. Inoltre Rt ucrs V. «71 a. : Ord XVI. 244; QrmtE VIII. 24. V. and«* Itirr 133 st. 141.