Sisto IV colili' principe temporale. <>17 (> che, ove non vi fossero le contese tra i Colonna e gli Orsini, gli abitanti dello Stato pontificio sarebbero il popolo più felice del mondo, poiché essi non pagavano nè taglia nè (juasi alcun’altra lassa.1 Anche dato che quest’ultima cosa debba intendersi con una certa restrizione, rimane pur fermo, che « in nessun altro luogo forse si pagavano in media tasse tanto esigue quanto nello Stato Iella Chiesa >).2 L’incetta di granaglie da parte di Sisto IV, di cui va favoleggiando l’Infessura, consistette di fatto in ciò, che il magistrato dell'annona o abbondanza faceva acquisti di grano, lo riponeva in magazzini e ]>oi lo consegnava ai fornai ad un prezzo determinato, secondo il quale veniva fissato il prezzo del pane. In ciò sono certamente accaduti degli abusi da parte d’impiegati subalterni; abusi che in amministrazioni di simil genere non mancheranno mai finché vi saranno uomini. Non per questo è da accusarsi come infettatore il pontefice, che con questo nuovo sistema intese agevolare e garantire l’approvvigionamento di Roma. Infatti subito sotto il successore di Sisto IV l’annona salvò il popolo romano dalla carestia, allorché nel 1485 il duca di Calabria accampatosi nella Campagna romana intercettava gli arrivi.3 Anche gli energici provve- 1 llèni. (ed. I,EN(1I.ET) II, 367. IvEBVVN I>K I/ETTKNHOVK I, 184. - Reumont III, 1, 2711; efr. anche Ardi. il. Soc. Unni. XX, 32 s. «Nella sua amministrazione civile — (lice Schmarsow 262 — Sisto IV mostra (lei pregi addirittura straorilinarii. Nessuno come lui sapeva assicurare l’esecuzione (lei suoi •rdini, egli prevede tutto, regola tutto, di tutto si rende conto in antecedenza, poiché egli ha la coscienza, che di fronte alla riluttanza del comune di Roma degenerato, l’accortezza e la severità sono divenute altrettanto necessarie Hianto ii pugno di ferro del tiranno per tenere a freno gli arroganti baroni. Tutto inoltre in lui è pensato e disposto grandiosamente. Se le sue disposizioni liberali vengono poi circoscritte da clausole d’ogui fatta, qui dobbiamo riconoscere certamente la revisione di qualche consigliere di Finanza. Sisto IV ni certo non sapeva che cosa fosse economia ». Cosi giudica la critica imparziale. Se ciò non ostante il Tom masini nella sua memoria suil’Infessura vuol sostenere tutte le accuse lanciate da costui, anche quella di cupidigia e di cattivo governo, si vede facilmente ch’egli vuole foggiare Sisto IV à tout prie quale il corruttore di Roma. Tale partigianeria fa pena specialmente in un uomo come lui„ che cerca continuamente di mettere in sospetto l’imparzialitA 'li altri storici. Cfr. per es. Ardi. il. Soc. Itom. XI, 482, 488 ecc. Circa il conregno politico di Sisto IV rispetto ad Ascoli vedi Rosa. Sloriu della città ili lscoli II. Brescia 1870, 173 e Mèi. d'archéol. 1897, 96 ss. 3 Ret mont III, 1. 285 s. Cfr. sull'annona in generale Moiioni II, 145 s. ; Itoscn Kit, K ornila tuie! \ Stuttgart 1852, 87 s. ; Ranke, Studicn, I^ei|>7.ig 1877, 1(M». inoltre Itòm. Bricfc II. 170 s.. dove si hanno le prove dei sacrifici fatti dai papi Itsteriori unicamente allo scopo di procacciare al popolo romano del buon IKine ad un prezzo il pili possibilmente basso. A documentare le premure di Sisto IV onde provvedere Roma di vettovaglie specialmente nelle annate cattive servono numerosi * brevi ; per es. a Bologna in data di Roma 14 settembre 1473 (Archivio di Stato in Bologna), ,n Perugia in data 24 febbraio 1474 (Biblioteca dell ’ U n i Tersi t à di Genova), V. JV. 1),