408 Libro II. Capitolo 6. Paolo II. 34(14-1471. bottino nell’accampamento nemico: fra l’altro cadde nelle 1 «» mani tutta l’argenteria del legato pontificio.1 Questa vittoria avrebbe potuto avere conseguenze gravissii ma Federigo da Montefeltro pensò bene di non invadere il domi proprio della Santa Sede e, pago di avere assoggettato 30 cast e il territorio di Itimini e Fano alla signoria di Koberto Malate, nel novembre del 14<>!) licenziò le sue truppe.2 L’aiuto, con il quale’Firenze e Napoli avevano reso possi ! al ribelle vassallo della Santa Sede una così fortunata resistei! doveva irritare grandemente il pontefice. Infatti in pieno eoi storo egli usci in lamenti contro i Medici e il re Ferrante. « Qui re», disse egli all’ambasciatore di Milano, «subito dopo la t ascensione al trono lui richiesto da me la consegna di Ascoli <-*1 altre cose tanto strane, che io non potrei mai essergli amico. 1 _ i è così scaltro e maligno, che nessuno se ne può Mare. Del ri egli non è nemmeno figlio ilei re Alfonso: papa Calisto mi lui inimicato a suo tempo il nome dei veri genitori ».3 Le suddette potenze non si lasciarono punto intimidire nè dal lagnanze di Paolo II, nè dai suoi assidui preparativi di guerra * Cfr. Ammanati. Commini. V, f. 375 s.; Epixt. 174 176 »■ ; VksP. da Illune« presso Mai I. 107-108; A. de Tijmmuuixis 158. Relazione di Pi* Acciaioli in Hend. dei l.inrei V 5. 210 s. Tonimi V, 33(5 ,s. Seguendo Mi rai il StuKMIKI M 344. Rkumost III 1, 157. Rohrhaiiikr-Knoi’U.kh 23(> ». 'li* «siine Kiorno della battaglia il 23 agosto. Idi data sopra riferita è indicata da Annoi. EorUr. 228 e dal documento presso Reumont, Diplomazia 373. I-a Cr ntt90 ili lioltii/na 777 d& il 2S>. CAHKtstus 92 e Notak Giacomo 116-117 il 31 ago • Giacomo Trotta» il 5 s»>ttemlire 1 M:i> riferisce elle il papa ha ricevuto ui lettera intorno alla sconfitta (Archivio di Stato in Modena». * A gelo Ami roto annuncia a Pietro Dirfiixnlvi, ex Ferrara 2. sept. che l'esercì •iella Chiesa era stato scontltto, «e forsi più grossamente che non si dice qo> A r c li. di Stato in Firenze. Slrois. 3C5, t. .SS. Circa cattive condili «M'esercito {lontlticio v. QuelUm unti Fttrttchunycn dea preti**. In*lilul* V. * Cronica di Bologna 777. * to tolsi questo notizie tinora sconosciute da una * lettera di Nionden da Pontremoli in data di Roma 31 ottobre I4(Bi. Riguardo a Paolo II «ini si dice: • « Poi disse de le stranie cose fcavia volute «ia lui fin ad havergli fa'" domandare A scoli qunmpritmiin to assumpto al |K>ntiftcnto et altre doman-adeo enorme die mal gli poria e»«er nmivo, ne persona se passera fidare de lui. tanto è lieto e de mala natura, fin a dirmi non £■ figliolo del Re Alphonso * ’ conio papa Calisto gli havia dicto el patre et la madie, quali ha «lieti ad m* Archivio di Stato in Milano. Poi. E»t. * I>i questi ultimi I. P. Arrivabenus cosi riferisce in un * dispaccio d* Roma 14 settembre 14<#*: * « Qui non se attende ad altro se noti a le provisi* “ de remetter qosftfe gente cceles. ». Archìvio (>on »a g 11 in Mantova. Q° stl preparativi erano accolti con vivo rincrescimento. Tutti i cardinali, scriveva * Angelo Acciaioli «la Roma II 12 dicembre 1469, desiilt'rano la pare, ma sai1' l'onore «lei papa e la conservazione <1(*1 lo stato della Chiesa. Il medesimo H -** dicembre 14«8* scriveva : * « La S. de X. S. non può lasciare Arimino senza gran v«*rgogna e «»rico suo e «lanuto della chiesa ». Tutti e due I * dispaivi neU'A r* c h I v I o di Stato in Modena.