l’a rtigin lieviti «leUMiiiessiivi'. i Colonna e nei suoi sentimenti repubblicani dovrebbe ricercarsi movente di quelle accuse eccessive, che questo cronista acculila su Sisto IV amico degli Orsini e pieno d’idee strettamente Ito. elio l'Infessura comincia ad avere valore speciale solo con .Martino V < 1 Eugenio IV. valore che mantiene segnatamente per i governi degli ul-i ni tre papi del secolo tino all’anno 1494. e poi prosegue : «Il vero rappre- - »tante della inesauribile maldicenza dei Romani ha offerto a tutti quelli, che dilettano di storie scandalose, altrettanta, se non più ricca, materia che il i uiigerato strassburghese (J. Hurchard, vescovo di Orto e maestro delle ceri-onie della cappella pontificia da Innocenzo Vili a gi di un sicario quale era il I’orcari (v. il nostro* voi. I. 581). [od. 1931 i onde lo ■sso Gregokovius designa l’Iniessura come un «nemico deH'autorità papale». A 482 lo stesso Tommasini ammetti' «l'amore deirinfessura alla libertà coni malo di Roma ». come pure il kiio parteggiare per i Coloniut e pel parlili< pubblicanti (cfr. 520, 547. 554), ma non ne tira le relative conseguenze. Dal ! ssero l’Infessura uomo di parte no viene di necessità, ch'egli non poteva parlare imparzialmente intorno a - Sisto IV. Sarebbe proprio tempo che dal numero degli scrittori oggettivi venisse cancellato un cronista, che nel sin lavoro accoglie persino dello pasquinate come fossero testimonianze irrefrn "abili (cfr. Tommasini 550). I n tale storico dove usarsi solo con la mas-aia cautela o con severa critica. Ciò non ostante il Tommasini non ha ritenuto necessario di sottoporre ad esame le singole accuse deH'Infossura contro Sisto IV, come è stato fatto (pii sopra. Egli si rende molto facile il lavoro col non scendere alle più gravi accuse o a quelle, che di fronte ad un po’ (li orili a si dimostrerebbero insensate. In cambio di ciò egli viene a mostrare che ■a cose secondarie l'accusa dell’Infessura è conforme a verità; cfr. 559 Tuttavia nemmeno (pii è molto felice, poiché le testimonianze che attestano la ■ intiera di granaglie (5fiO) sono ben lungi dal dimostrare che Sisto IV no fa cesse incetta. Qui si vede assai chiaramente quanto giustamente Rki mont abbia caratterizzato la maldicenza romana che fa una miscela di vero e di >•' 'so. I dispacci senesi stampati dal Tommasini ((Ulti ss.) confermali. > in generalo la narrazione dell'Infessura dal 1482 in poi. ma essi non contengono siila'a. che possa convalidare le terribili accuse dell’Infessura contro Sisto IV. È certo uno sbaglio rigettare l>er principio la testimonianza dell’ Infessura iSanesi. SI. rortitrti. I’istoja 1S.S7. 108. pare voglia far credere che io lo faccia. titolo di curiosità voglio (pii notare, che il Sanksi stesso dice di avere « esaminato soltanto poche pagine» dell'Infessurai, imi é errore piò grande so-