Il tentativo di Andrea Zamometic per tenere un concilio. 557 < !>ncilip essi assicurano di essere ben disposti verso la Santa Sede • che, per quanto sta in loro potere procureranno (essi, cioè i 'iisiglieri di Basilea!) che la Chiesa . la quale veggono in grande I■■'ricolo, o meglio in rovina, venga riformata nella fede di Cristo... l'el resto io (Ugolini) ho acquistato tale padronanza sull’arcive-M*ovo (il futuro antipapa e «riformatore»), che egli n’è lieto più »■he per ogni altra cosa... Egli leva ogni momento le mani al cielo i ifinite volte e ringrazia Iddio per avermi mandato a lui. Non c’è insogno mi domandiate con quanto amore i dottori dell’università ■ggano gli scritti che io ho qui comunicato in consiglio. Che possiamo desiderare di più ? Il papa è più odiato qui che altrove».1 In tale condizione di cose non deve punto far meraviglia, che Sisto IV provasse amaro pentimento di tutta quella intrapresa in li l’aveva coinvolto Girolamo Biario. All’ambasciatore veneziano i :li fece i più amari rimproveri osservando, che se vi fosse stato i i Roma un ambasciatore di Ferrante, egli avrebbe concluso la pace. Al nepote poi ebbe a dire: <( Tu hai avuto poca testa a fidarti < i questi Veneziani. Essi ti fiaccheranno il collo e ti faranno perdere 1 mola e Forlì ».2 Anche in Roma si manifestò una forte opposizione 1 Pabeonius II, 227 ss. Sisto IV si oppose poi anche in seguito contro quel i ¡ielle, mandando uno dopo l’altro un gran numero di nunzi all'imiieratore e • UasUea (vedi Burckjiardt. .1. v. Krain 2!) ss.: altre notizie jier completare . In seguito io ho i nnnziato al mio proposito in grazia del Prof. Schlecht, che stava preparando «uà monografia in baso a largiti studii su Andrea Zamometic e intorno al tenuto concilio del 1482; durante la stampa, del presente volume usci la prima l-:*rte di quest’opera insigne, alla quale si spera farà presto seguito il resto), 'n conseguenza dell’intervento del papa, ma specialmente perchè le condizioni 'lolla lega eransi del tutto cambiate, si ritenne da ultimo miglior partito d abbandonare al suo destino e alla sua sventura quell’istrumento ecclesiastico che 1 restavasi a scopi mondani (Ranke IIP, 5*). Basilea erasi da principio rifiutata 'li consegnare e anche di catturare l’arcivesoovo, incorrendo p-rciO nell interdetto, ('he del resto non venne osservato. Solo quando nell’ottobre 1 imperatore assunse ’ut atteggiamento ostile ad Andrea le cose presero altra piega. Il IH dicembre '•el 1482 il consiglio di Basilea fece finalmente catturare Andrea, ricusandosi l*rò di consegnarlo. Sisto IV fin dal 14 dicembre 1482 aveva i>er mezzo di una bolla Promulgato una crociata contro Basilea (v. Urkunden-buch v. Basel \ III, 502 ss), 'he ne rimase grandemente angustiata. La questione non era ancora esaurita, 'mando Sisto IV fu sorpreso dalla morte succedendogli Innocenzo Vili. Essa fini • «Itanto col suicidio di Andrea, che il 13 novembre 14*4 fu trovato impiccato nel suo '■areere. Per tutti i particolari rimando al Burckhardt 65 ss. 93 ss. Il i>ericolo 'Ielle mene di Andrea viene descritto in modo efficace da Glassbkrgeb in Anni. lr(iii(Hsc. II, 483. Che nel 1482 anche Ferdinando ed Isabella di Spagna rnet-,pssero avanti la minaccia di un concilio sarft detto più avanti al Cap. 11. Interno all’aperta e coperta opposizione contro Roma in Germania al tempo di sist° IV vedi Gebiiardt 48 s. e Droyseiì II 1, 328, 341. * Così riferiva un francescano a Branda da Castiglione; v. Atti d. Romagna Spr- 3. XV, 14«.