Libro HI. Capitolo 11. Sisto IV. 1471-1484. Questi (( erano dei grandi signori immersi in interessi prevalente mente mondani, per quanto radicalmente differissero fra loro pei il carattere. Il quarto nepote per sorella del papa, Girolamo Basso della Rovere, vescovo di Loreto e Recanati, era un prelato irre prensibile, che non abusò nè dei favori dello zio, nè di quelli del cugino Giulio II w.1 Essendo morto il 1° febbraio del 1478 Cristo foro della Rovere,2 Sisto IV il 10 di febbraio del medesimo anno chiamò a far parte del senato della Chiesa Domenico della Rovere Questi si rese immortale per i suoi edilizi. Il suo palazzo in Rom in Piazza Scossaeavalli, ora di pertinenza della Penitenzieria di S. Pietro, diventò celebre in tutto il mondo. Oltre a questo egli possedeva fuori di Roma negli incantevoli dintorni di Ponte Moli« una villa, ch’era spesso visitata da Sisto IV. La prima cappella a destra in S. Maria del Popolo, nella quale trovò l’ultimo riposo Cristoforo della Rovere, è una fondazione di Domenico; questo luogo ancora conservato nella sua primitiva bellezza, come pul- ii palazzo del cardinale furono fregiati da magnifici dipinti del Pinturicchio. Anche Montefiascone deve a lui la sua cattedrale e Torino gli deve il duomo costrutto nello stile delle chiese romani Questi del resto sono i meriti unici dell'inetto Domenico, il qual' non potè essere raccomandato nè per saggezza di vita, nè per dot trina, nè per coltura.nè per qualsiasi altra dote, se si eccettua il favore di cui godeva presso il pontefice congiunto alla fedeltà verso il medesimo. Eppure quest’uomo ricevette successivamente i ve scovati di Corneto, Tarantasia, Ginevra e Torino ! 3 Le ultime nomine, la crescente potenza dei nepoti, che si fa cevano sempre più numerosi in Roma, impressero verso questo tempo alla Corte romana un carattere vie più secolaresco. Per in fluenze sovrastava a tutti i cardinali lo scaltro Girolamo Riario. fin dal 1477 cittadino di Roma e assunto fra la romana nobiltà, e dal 1480 capitano generale della Chiesa.4, Il contegno di questo risalito era conforme ai dispendii ch’egli faceva in circostanze so 1 Reitmont IH 1, 261. Steinmann 30, 42 s. su Foscari. - * Acta consist. dell’Archivio segreto pontificio. La bella tomi'« di Domenico in S. Maria del Popolo trovasi riprodotta presso Tosi, tav. 126 <• in Arch. star. dell’Arte III, 430. 3 Iacob. Volaterranus 131. Schmarsow 145. Ofr. Albertini 31; Muntz II1 ■ 37-38; A di solfi, Portico 144 s., 251s. ; Arch. stor. dell’Arte II, 148 s. ; Pbomiì- II Duomo di Torino, Torino 17S2, 19; Steinmann 38 s. ; 613; El'bex 19. Sul celebre messale del Cardinal Domenico della Rovere, conservato lino al 18 * -* nel tesoro del duomo di Torino, poi passato nel museo civico locale, vedi Vev turi in Le Gallerie nazionali ital. III. Roma 1897, III. 103 s. ' iNFESstTRA 1147 (ed. Tommasini 85-86). Sulla potenza del Riario cfr. oltrf ai passi delle fonti raccolti da Schmabsow 367 anche i dispacci dell'ambasciata fiorentina in App. n. 126 e 127, come pure Grasso 332. V. anche Dei-la Nic-coluère-Teijeiro, Institution du comte palatiti de Latrati en faveur de Jérótti' Ifiario-Sforza, Nantes 18S6.