Creazioni cardinalizie di Paolo li. 371 I! lil novembre (lei 14HS Paolo li nominava gi;\ due nuovi cardinali, i tjuali come M. Barbo appartenevano al suo parentado: Battista Zeno e Giovanni Michiel. Il giorno 22 essi ricevettero il *apj • Ilo rosso e il titolo di S. Maria in Porticu e S. Lucia; il 9 di-•vnilnr ebbe luogo la cerimonia dell’apertura della bocca.1 Anche due nepoti, figli di due sorelle del papa, erano uomini di un '•aram re irreprensibile. A nessuno dei due fu concessa un’indebita influenza o ricchezze eccessive.* I cardinali Zeno e Michiel erano "•ni .Marco Barbo grandi amici dell’arte: essi gareggiarono in •'litìi e in fondazioni e non solo in Roma, ma anche a Verona •• Wn.-zia la loro memoria è restata viva per opere illustri.3 Verno la line del suo governo Paolo II nominò in un concistoro »•gri ii* altri quattro cardinali, disponendo che qualora nel frat* ■.> dovesse avvenire la sua morte, si dovessero considerare come »nlii iicati.* Questi erano Giovanni Vitéz, arcivescovo di Gran, l'ittin Fosca ri, Giovanni Battista Savelli e Francesco Ferrici.® 1 cardinali creati da Paolo II, ch’erano detti Paole schi, sta-v#no in una certa opposizione con quelli creati dal suo predeces* •«m*, detti Pieschi.8 Fra questi ultimi l’Ammanati cadde in piena 'li-irrnzia, mentre Forteguerri, Roverella ed Kroli si mantennero n-K'iieil,8 al quale il papa il 1* ottobre del 14(14 affidava la le* * Anta . l'sncnToif III. 60. il quale a p. 51 osnerva: «In (he crcBllon» of cardi-**'• l'nul II showed hl>> gmcnii imimrtlallty and hi» *ood Inlenlioiu» ». Su Zeno ,,|>M cfr. Tiara ri purp. Vene! :H k„ 300; Gutwm’H II. 1112 «. e OUMXU ' ''fr. STEUtMASJt 41-42. '‘Wmoiir» (52-(53. Ci ai on un li, 1114. 1« (mbNlearjono fu differita per ^■rasirdo dei re frnnitw; v. • lettera di 1. P. Arri va ben tu< in «lata di lioma. S - «fi». 1471. Archivio O o n r. a s n. Cfr. la nota w>Rueote. Sul Vltte, che mori nel 1472, vedi RmiojrT in .4rr*. ttor. Hai. 1X74 e ■ Kirnila di FrakMìi. Budapest 1870: per idi altri v. notti»; riguardo al '*•*11 cfr. Tiara ri purp. Yenet. 30 e 371. Come Fiilwtro III dimandò luti-lite la nomina di IVmienlro ile’ Domenlchl (Domxicft«, tir dipull. rpUr. 32» Wriinenti acra«lromoal*; l> Mjuvhi: I. 542» e a I-»litri XI 'P 'tubila di T«nbaldo di I.OJ-*) Riguardo aldi inutili «forzi «lei vencown di Kiguenza per aver«* la cardinalizia vedi ScmutM.M'im VI. 5J9L l’er t vani mancaci di H Wol-”Bl ’*• Baviera per ottenere U r»|>|ielt<> rowoo vedi Rnxus III. 482. T*l<* designazione trovai, ch’io Mppia. per la prima volla In nn • «lixpa.'rio 1 lUanchtiw «lei 20 lujctlo 1471. che ricorderemo pio «otto. Archivi» di •••o in Milano. v *** Ti -«-ci* OS. Su PAmmaxati v. «opra p. 298. ’ * teucra «Il A. Malletta a Fr. Sforza da Abheville. 8 ottobre 14ft4. Fond* ’’Il alla Biblioteca nazionale di Paridi. Sul palaz«f di ì/oii- > Ptvmo ». Pietro vedi Gitoli 7.