I discorsi d'obliedlensa. I-a «ajiitolaaione elettorale. li omaggio «li queste ambascerìe d’obbedienza furono in parte capolavori di eloquenza umanistica, pieni di citazioni di scrittori antichi I n applauso particolare riscosse il discorso tenuto alla presenza i. rico III, i quali avevano anche il compito di adoperarsi per I» faccenda Itoema.2 la* disposizioni della capitolazione elettorale erano in parte di '¡attira così odiosa, che anche un papa meno cosciente del suo dosi sarebbe opposto a questo nuovo tentativo di dare al governo ■ " Stato pontificio e in sostanza alla Chiesa stessa un carattere • • lettera ili \V. Moliti>ri« iluta da Roma 2S ottobre 1404. Archivio don-Svile querele esjsisle (lui legati di Ascoll wll la • lettera dcH'urdve* " *11 Milano a Kranonop Sft'nu» da Roma, 14 dicembre 1404. R lidio teca ' r o « | n li a lue. dt. — L’* »ratio del legato di Giulia della Mlraiulolii wl ***“'1. mm. 1‘anlum ¡I. nm trovaci nella Biblioteca C a ni pori In M o-a Ipji, Co«/. ¡SO (xaee. 1S). L’• Istruzione dell'ambasceria fiorentina, in * <1 ottobre 1451, sta nell'A r C h I v I o di Stato in Firenze X-IS-t, l'dle relazioni di Paolo II con Bologna imrln il Giudicith, ìllMcell. 16. ' *r U Maxtia 1. 310. Cipomji 541. Il discorso ilell’Accolti. manoscritto ndla RI Id lo teca capitolare di 1 1 * «. -turni ai., |>ivk»«o HamikMashì. IIII. Iflfl fi. rfr. Vaiiijcji 415-•’*' >■ Mazzi « nuu 1 1, 08 a. Vahu2» fu venire l'Accoltl a Roma soltanu» sulla t ‘W 14*14. ma d*> non è esatto. RgU tenue II su« discorsi nell'ottobre : H nostro MIkdt Francesco d'Arezo ha facto li dovere ntin grande contenda- 'W.oni persona che l'ha udito». r* 14»M. Rihlioteca Ambrimlana loc. dt. Smimln questo devesi "•swre anche pAUinm « 313. I • discorsi d'obbedienza dei lettati di Napoli. isfr*‘ ^iena. Ferrara, Venezia e Firenze im-1 CoJ. SS7 della Biblioteca de 1- n »Iversltà ,j| Padova. l'itAritt IV X ICS» •. **itgi. riferisce Giacomo de Aretlo. giunsero eli ‘“^•datori deirimperatore; • dispaccio del 2 dicembre 14ft4 Arobivlo '"'••la. Circa un tumulto notturno n«IM ramlwsceria im|«criale eh" arrecò • 'tt'i'liio-re al papa (il sue nido d'allarme era: \n*triai riferisce l’arci-di Milano in una • letlern del 14 dicembre 1404. Biblioteca A m-r"»lana loc. dt. Nel novembre mandarono un'amba sceria per l'obbedienza • 3 ijiai I, IW; l'osserva- r '•* die i|iilvi fa, comìitdare doè sii atti della nunziatura francese nel-' vio segreto pontificio alcuni anni dopo Paolo 11. t stagliata. Cwrcaaovir» VII' SCO. t fr. Canoino» III. B. Stefano Nardini. arci'(-scovo di Milano, e Te««loro de' Laili, vescovo di Ammalati, fi.»»»osi 331. Cfr. Hpimt. IH. la mira del Nardini di di-"*'*r cardinale vieu confermata da una sua • lettera, che dleremo <|tii sotto.