Il sistema finanziario (li Sisto IV. (¡13 introdotta altresì una nuova tassa (compositio), che doveva pacarsi alla Dataria in Roma nel conferimento di un beneficio.1 Dal tempo di Paolo II esistevano ancora i cosidetti quindennii, che dovevano riscuotersi ogni 15 anni da tutti i benefici obbligati alle annate e annessi per sempre a corporazioni religiose.2 Nel mondo degli impiegati eranvi da lamentare varie e gravi colpe. Fin dal 1472, Sisto IV si vide costretto a far togliere gli abusi che eransi insinuati nella tenuta del registro delle suppliche. Nel 1481 il papa dovette emanare l'ordine di usare maggior cura nella scrittura delle bolle pontificie; un'altra disposizione fu diretta contro l’inconveniente che la corrispondenza pontificia non era tenuta segreta dagli impiegati.3 Ma per lo più i lamenti aggiravansi intorno alle venalità degli impiegati. Favori e concessioni grandi e piccole dovevano pagarsi a caro prezzo. Alcuni contemporanei non trovano parole bastanti per lamentare la corruzione degli Scribi e Farisei romani, « la ribalderia alla Corte di Roma ».4 Ma ciò che più di tutto dava scandalo era l’influenza del venale Girolamo Riario, che si faceva sentire dappertutto.5 La venalità di molti impiegati della Curia e l’applicazione esagerata del diritto d’imporre tasse spettante al papa provocò contro la Santa Sede specialmente in Germania un malumore profondo, il quale, più di quanto comunemente si creda, ha preparato la defezione che seguì più tardi. Nella grande assemblea del clero delle chiese- metropolitane di Magonza, Treviri e Colonia tenuta a Co-blenza nel 1479 furono messe insieme numerose querèle da trasmettersi al papa. Queste si riferivano principalmente alla non osservanza del concordato e agli ingiusti balzelli, come pure ai grandi privilegi dei Mendicanti e alle molte esenzioni.0 Se, non ostante le molte gabelle, l’erario pontificio aveva quasi annate scrisse Febnando di Cordova (v. sopra p. 365): De iure medio» e.niientii frtustv » quo» rullio (iu.i.\,,kr. Ileitrayc III. l!is <• lirnur h. Conto rini. Bramisi). 1885. 381 s. 2 V. sopra p. 357. 3 Vedi Tanci, 193 s., 205 s.. 213 s. e 4‘J3 s. 1 Cfr. Zanoni in Rendiconti dei Lincei V 7, 191 ; BrRt'KHAKDT 1:. 113 s. I’riebatsch III, 164, 279. Quali spese fosse costretta a fare la città di Francoforte nel 1477 per ottenere da Roma un certo numero di privilegi, si può vedere in I rehiv fiir Frankfurt* ire neh. 1 Siili. :{.{(> s. 3 Cfr. un esempio della venalità del conte presso Pbiebatsoh III. 163. * Particolari presso Gebuardt 53 ss. Il yravaimn del 147!) è stato pi il volt • stampato, come presso Leibniz, Cod. I, 439 s. e <ìkok«i. Orar. coll. 254.