Sisto IV e la questione della riforma. 6(kl i’ui troppo però la pubblicazione della bolla non avvenne. Chi vo-’(‘sse saperne i motivi più che presso il papa dovrebbe cercarli1 in quelli che lo circondavano. I nepoti meglio di altri sapevano che ¡■osa volesse dire per loro una riforma. Ma poi vi entrò specialmente la resistenza opposta dal Collegio cardinalizio. Una lettera di Pietro Parroci dell’anno 1481, che descrive minutamente il guasto della Curia, c’informa di ciò espressamente, « Sisto IV — egli scrive — voleva opporsi a questo male: egli nominò una commissione per la riforma, ma la maggioranza dei cardinali si dichiarò contraria alle proposte dei meglio pensanti».2 Certo questo risultato sarebbe stato impossibile se nel sacro Collegio non fosse avvenuto un notevole cambiamento. A ciò contribuì moltissimo l’essere già morti sotto Paolo II i •lue più risoluti seguaci dell’indirizzo strettamente ecclesiastico che i ¡-ristessero nel sacro Collegio, il Torquemada e il Carvajal.3 Sotto 1 Con questo certo non (leve negarsi che Sisto avrebbe potuto fare assai 'li più iter la riforma, poiché la corruttela era molto grande specie in alcune parti d’Italia (cfr. la lettera di M. Bossi, sulla quale richiamo l’attenzione >U'i>ei. in Rirista d'Italia IV. 239 s.). Sia pure che delibasi in proposito tener nto anche del suo governo texn(pestoso, nondimeno quello che realmente fu tatto per il miglioramento delle tristi condizioni, è troppo poco. Questo ]x>i si riferì massimamente alla riforma degli Ordini; vedi Gbotefend I, 22; Moiir. »egesten I. 98; Jahrb. fiir schicciz. Gesch. IX, 75; QueUen z. »chweiz. Gesch. ■XI. 122 s. ; Mazztjchelli II 3, 1863; Wadding passim; lìull. Praedic. IH, -ti, 585, 588; Croniche di 8. Francesco III. 201; Catal. dea Hanuserits dea Bibl. ’Ir France. Depart. V, 154 (X. 598); Tikaboschi VI 1. 253; V. Bull. Casgin.ru. I. 9i, 95, 360; Bull. Carmelit. 296, 314, 375. 376; Paulus, Joh. UoffmeMer, ••'reibnrg 14. ¡505; XX, 546. 558; lirixESHKtM, 1 riami I, 576; IìothenhXusler 95; Fonte* rerum austr. XLVI, -1-422; Mtnges 49; Rev. d. quest. hist. II (1899). 211; Arrh. Lomb. XXXIIT, 141; S'hlkcht, Piipstl. Vrkunden 56, 90 e * breve all’epwc. Aden, in data di Poma I ottobre 1480; Lih. brer. 1.1. f. 87; Archivio segreto pontificio; ■tild. f. 190: Abbati ntoiuiyierii S. Pauli de urbe. dat. Rum. USO Viri;. 22 (riforma 'lei convento di Todi); ibid. f. 221 un breve per Hermann elect. et con/IrmaI. '""lonien. etc. dat. Rotti. USO Dee. 6. in cui s’invita ad eliminare certi abusi : '.ih. brev. 1), f. I5b e 82 (riforma di conventi in Irlanda e Sicilia). Cfr. anche IUynai.d 1483. n. 36 (riforma del clero in Francia) e Schicdz. Geschirhtsfreuml XXIII, 24 s., 2!); Vrkundenbuch voti Base! Vili. 444 s. 458 s.. 484 s. e il * breve '^i Sisto IV agli aliati .S'. .1 lariae de Bosco et S. Pladdimo in regno SidUar. ‘lato da Roma. 4 novembre 1475 (contro il clero di Palermo). Originale nci-1 Archivio di Stato in Palermo. Pii» importante di queste particolari 'lisposizioni è la costituzione contro la simonia del 22 maggio 1472; v. Bui'. '-*>8-209. Circa un tentativo di riforma contro la capitolazione elettorale nel vepraio di Bamberga v. Quell disanimi unii fiir friink. Gesch. IV, xci ss. <'irca la nomina di buoni vescovi fatta da Sisto IV vedi Mas-Latkif. in Rrr. d. quest, h'xt. 1878 (Aprile), 570 s. : Lettera di Pietro Parroci al Cardinal Pietro Fuscareno da Belluno, 13 ag >-st|> 1481. in Anecd. Veneto ed. Contariki, 202. Con (hi descrizione del Barroci ^r- quella del cardhiale Ammanati. Filisi. 272 (ed. di Francof. 820 s.). di 1!. I' rU.osrs II. c. 1. e di Savonarola (v. Voi. I della presente opera). 5 Cfr. sopra p. 388 s. La morte del Torquemada in Crotuic. Sublar. 514 viene