Relazioni di Luigi XI colla Santa Sede. una pronta convocazione «lei concilio da parte dal papa stesso. I• : !i aveva la promessa di Sisto IV e il duca doveva aderirvi.1 Nel gennaio del 147f> comparve un'ordinanza di Luigi XI, che , nvocava a Lione un’assemblea della chiesa francese.2 Il concilio i uto temuto in Roma minacciava così di ottenere forma reale. Non va lungi dal vero mettendo in rapporto con questa agitazione l'invio del legato Giuliano della Rovere in Francia.8 Un altro motivo di questo viaggio4’ fu la legazione di Avignone, che Luigi XI voleva ottenere ad ogni costo per il suo favorito Carlo di liourbon.-’ Hroysek II 1. 301. Seuesheb. Beziehnngen iler hirtizer zu Mutili. Corna. Luzern 1860, 72 s. Raitsch 148 s. Menzel-Scruei'hake (Gesvhichtc vini ' ’inni v. Wiesbaden 18T9. 424) pone in dubbio, seimi addurre ragioni »unititi. la serietà di quell'agitazione ]>er un concilio. <*fr. ora. anche Baohmann 5:(2 s„ 586 IV48 ; Fraknòi. Matth. Corvina* 17!) ss.; Sciii.eoht, 'Ann io Hf 1(14 s. Nel settembre del 1475 Luigi XI si rivoLse direttamente al papa bindolo di concedere la dispensa per 11 matrimonio di Giovanna di Castiglin re Alfonso di Portogallo (v. Ilibliot. ile l’Ernie dea fluirteli LI, USI ss.). ¡Si si adoperava per questo connubio onde iini>edire l'unione di Aragona li ('astiglia che stava i>er effettuarsi in seguito al matrimonio di Ferdinando Isabella. Secondo Fi.orkz (Heni. ile lo* regima eatólicas II, 7(‘>5) il l»t]>a '•"•ite la dispensa ma solo nel febbraio del 1477. «piando lo scopo cui tendeva l-'ùgi XI non si poteva più conseguire. lliM tSfi La Sarra I. 285; cfr. 321. Sebliene questa spedizione di (Giuliano sia ricordata in opere a stampa i" genere accessibili a tutti (v. la nota seguente) pure il Brosch nella sua ni >-1 «rafia 7-H non ne sa nulla ! Già Si hmarsow 110 ha Catto notare in proposto che il Brosch appunto |>er tale grave ignoranza < ha creduto che ¡1 carnai legato fosse allora caduto in disgrazia del papa». Noi abbiamo qui un ' ' Minio caratteristico della leggerezza di questo scrittore e della sua mania esprimere dappertutto delle congetture che svegliano sospetti. * Giuliano lasciò lioina il 1!) febbraio 147(5 come riferiscono concordemente l! 'Ordinai Gonzaga e I. I’. Arrivabenus nelle loro * lettere in data di Koma -’0 febbraio 147(>. Archivio Con za g a in Mantova Cfr. inoltre il breve 'l"l 24 febbraio presso Martèxe. II. 1528. Oltre al Fastosi loc. cit.. cfr. per '■ legazione francesi' di Giuliano, GtxoiKs La Sarra II. 33 a, i)7, 131, 185: ue Tuccia 413; Kjtfbki, II. 420; Amm as *ti. Epiat. led. di Francof.) ep. 877 ' *86; Martin e II. 1520. 1547: Schmarhoxv 100-110; Iìkimost, Lorenz» I’. J,‘. Frikdberìi II, 477; Charpesne. Hist. dea réuniona tcinp. d'Avignon I. i aris 1S86, 10; Gaeotto. ilernia 98 e specialmente Uey 165 ss. Giuliano della Rovere, che crasi personalmente recato in Avignone, aveva "»tenzione di espellere la guarnigione francese, che Carlo di Bourbon aveva posto "I palazzo pontificio, e coU'impossessarsi di questa fortezza di abarrare al r* francese la via della Provenza. Egli inoltre si strinse in lega con Carlo il cinerario «li Borgogna ed altri nemici della Francia. Ma il re fu informato 'Oliste traine ostili il;i uno spione, onde incurie«'» l'ammiraglio di Bourbon di “lardare con uu armata contro Avignone. Giuliano cercò dapprima «li cancellar«* "*n mezzi barbarici e orrendi ogni traccia «Ielle sue idev- ostili al re. ma non •telovi rinsito, prese l'.-judacissima risoluzione di recarsi ]iersonalmente «lai !i Lione. Luigi XI avanzò enormi pretesi*, insistendo specialmente nella domanda che la città di Avignone prestasse albi corona francese un giuramento fedeltà. Giuliano vi acconsenti : la questione della legazione di Avignone inase s,.sp;*sa. (Ìiuliano |ierò promise tacitamente di ottenere a Carlo di