< oanidreaiiual polli!.- wriwto^lfW .U IV II «H 1«! KIT • ailnn- in tnltii «egretezza quanto wto |ier dire e |m>ì «rnlirr in ^•ih) il viartro ronaiglio. Quindi, narra ulteriormente il «Ir (’«rrrtlu, il J»ajia tracciò in aaaiitutto in granili linee fattuali* attuazione politica. Kg li rumili rfc> ih Milani* e niiwtni nimr il ducato fmatc intorniato da Siali •kp il tutti* o in parti- tenevano |ier la Francia, quali la Savoia, H Monferrato c M<«lena. I>a Firenze in nun di marnilo fratnvar • Vr* t ut fai più da aperarr un piccolo ainlo in denaro, •• m«([n* Uttratv; ma Venezia avrebbe indubbiamente utiliuaio a proprio vantaggio una lotta f rancomllaneae. Fraucearo Sfuma |«ut rei »latore ili gm a*argnamento andatilo «ni marrhiw di Mantova, di eoi ’4 [rtrttu mm era granile. A quinto aggiunga*! il malcontenti« «Mliliti ntilaneai.1 dei quali rhi tiene |wr la Francia e chi |*er Veaegla. IM tutto diaperata aemlirava al pa|*i la attuazione ili Ferrante. *•* aolo trovava*! nenia denaro, ma per di più era grande •ente ndiatu nel regno, ritenendo Ferrante quanto piaavdeva nulo •v^ia fona. I grandi, tornati in |a»ce col re, potrebbero da un giorno •tt altro nuuv amente nini lami, ansi alcuni già tentennavano: a «•Ita la politica di Ferrante mancava un aulhl« fondamento. Pio il «trarr!«Me anche la propria Mutazione antlo una luce fo "1 «“ima. più nera ili quello che foaae in ridilla, rapoocndo come •» Kami tutto il intente partii«» ilei f olona* rteae per la Francia. 1 Havelll rwrr il Tirarlo di ('a ■►Mao. I Hallo renare Varano, nn gran nemico della Santa Sei le I*1 *igtaaaoot|o Malate*!«, di Forli e «lei vicari! «Iella Itomagna pre f*vir» di lacere affatto Firenze e Venezia nalla pià anlentementi " Aerare che lo Stato della t*bi#«a «offra «tanno In Italia non ***» ««li ruotare con «lentezza che aal daca di Milano Ma a* ■.•erti temlaar prrorctipalo «la altre farrenile, che accadrebbe del «’"'•'rao punti bri« ? I*- Anaaar erano naaar. le entrate «-cr lenta !**** * rtvlli non rrwleiawi in latto pia di l.'VOUOO ducati all'anno. *J|*> pi» importante della civile era poi irata pari la «m-ranita api *%aie «Mia Sonta Se.le (*ome andavano le caie a qnealo riguardo ? ***'" l a»(«riio feligt««••> n«r in Italia non «lavano meglio che «ilio ' »•itile iti tiermania. per avere rgtl cumr era «a» •Wncrr difrao «Mia Se«le aportollra. »! era attirato l'inimicizia del pniralr ’Sr*n»«o.lo darà «lei Ti nubi e «Irli'elettore di M «gonza, col quale "***■» mi legati |airerrbi altri principi tnlnvki. «j ire talmente il conte ****lla«i l’nlrrt™ Altr! principi ileirimprro erano a lai malli per * *» <• iù a« «aa. ar.-t>4«*o>* M