Appendice. quelli del re e de Veneti ani assai dissero in persuadere le previsión opportune se facessero, Fiorentini temiporezano cuni parole generali, quelli del duca disserono non bavere commissione a questo, ma clic' suo signore è cussi ben dispuosto a fare tutto quello che li metta ben et bollore che volendo N. 8re da lui cosa alcuna ge lo può scrivere et trovara Ilo per la observantia ehel ge ha obedieaitissimo a fare ciò die sia dovere suo, e tu ti insieme conclusero che essendo el papa capo e pastore dugniuno li parerà che 8. 8ta havesse prima a specificare la rata suor per dare exemplo a li altri et che anche quella che sa conosce la potentin de ciascuno puoria taxare quanto li paresse clic ugniuno havesse a conferire. Questa fue la relatione de le cose agi tate apud deputatos». Per trattare ulteriormente la cosa i cardinali sono convocati « dominica próxima in furia». Le discussioni durarono dalle 22 «fin presso le sei bore de nocte: ne la qual consultatane fu rono varie sententie e parole assai che non accade de extendere; de munì fatta la conclusione secundo lo comune parere furono chiamati dentro li ambasciatori a li quali X. 8. se duolse che in omnibus li facessero cussi puocha demonstratione de reverentia che havendoli fatto richiedere non hanno voluto fare dechiaratione alcuna de suoa vo imitate».... Indi il papa comunica agli inviati: «che communicata re cum cardiualibus et examínate le facúltate suoe li offereva de darli lo quarto de le intrate suoe che pigliava Lm duc° l’anno, perche dice l'intrate suoe tanto del temporal quanto del spiritual senza lalumiera la qual già è dedicata a la crociata,1 non essere più che OC1“ ducati ‘ e per suoa iustitìcatione offerse de fare momstrare li libri daltri ponti liclii e suoi, e de ciò ne fue data commissione al cardle de Theano chi lue thesauriere a tempo di Pio et al cardle de s. Marco,4 el qua ha fatto un gran tempo loflieio del camarlengo, che insieme havessero ad examinare li conti et intrate suoe... Non parse che la offerta satisfacesse a la brigata et maxime a Venetiani 5 li quali hanno havuto a dire che N. 8. deveria vendere le suoe zoie, darli e tuto de le intrate suoe reservato solamente quanto bisogna per lo vivere etiam extenúate et che imi cardinali li doveressimo mettere la metade de le intrade nostre et in stimma metteno la taglia come se ce havesse-rono in presone. Keplicorono che la 8. Bne specificasse quante galee voleva mantenere alimpresa dicendo che non volevano questa offerta de denari ne del quarto; perche lbora era tarda la cosa fu remessa ad un altro consistono.....». Orig. all’A r eh 1 v i o Uonzaga in Al a n t o v a. 1 V. sopra p. 338. 2 Ofr. fiott Cimi. Apo.it. 'iòti. a X. Fortegnerri. ‘ M. Barbo. 3 Ofr. I io man in IV, 353, n. 1.