MI ir« II. Capitirio -J Paolo II. 1164-1471. esterni. Poteva venir condannata una dottrina formalmente et< dossa : molto più difficile tornava il segnalare le molteplici ' ■ false, per le i|iiali crasi incamminata quella nuova scuola in -legittima e salutare, e «li più il procedere contro di essa doveva necessariamente distruggere insieme al male,anche molte c -linone ed eccellenti. A ciò si aggiunga che i seguaci «lei rimi-mento pagano si studiavano «li evitare pur l’ombra che la !•>"• scienza toccarne in «|ualsh'oglia nuslo hi teologia, e sapevano moli*, ben«* far apparire tutto quel loro lavorio come una passione mxMMitc, la «piale non si sarebbe potuta perseguitare sul serio wii-.t farsi ridicoli. Se poi «lavasi il caso, che non si potesse più parlare «li un.» passione innocente p«*r il classicismo, allora gli umanisti alteri > vano noi termini più categori«'i la loro sottomissione alle dottri della Chiesa, csp«tiicvnno altrimenti le teorie oppugnate «*d am ' • espressamente vi rinunciavano. In tal minio quella classe spirit* -a «• leggera «li letterati sapeva con abiliti! pari alla mancanza «li carattere sottrarsi a«l ogni più serio conflitto.1 Ma quanto «‘rami condiscemleuti in qimsto riguardo, altrettanto i letterali si mostravano tenaci allorché trattavasi «li «lifeinl* gli interessi materiali. < 'hi in «piesto non sapeva trattarli : «strema delicatezza e riguardo, doveva prepararsi a sostener» i più terribili assalti; m* l’età nè il gra«lo erano in tal caso garanzia sufficiente contro le lingue e le |tenne velenose dei discepoli di Cicerone. t\»sì Calisto 111 e Pio 11 furono perseguitati con men? gne e calunnie (in nel sepolcro. A Paolo II tocc«'» questa iuedesii»« sorte in un gratto ancor maggiore. Appartiene proprio ai primi tempi «l«d governo «li questo !»■ teti«*e quel provvedimento. che per le sue conseguenze ha dato o* casione all’ingiusta accusa non j>cr anco del tutto sradicata, « •> questo papa sia stato un rosso e sistematico avversario d«*gli stu«ln classici e «li ogni più nobile sforzo intellettuale, insomma un «« n micq della scienza Il provvedimento in «liscorso si riferiva al collegio degli abbr> viatori della Cancelleria. Seeomlo un’ordinanza di Pio II del >•" veni lire l |ii.‘t questo collegio doveva risultare «li settanta membri, «lei «piali non più di «hxlici dovevano nominarsi «lai vieecancelIier»■ Il lavoro e lo sti|H‘ti«lio dovevano distribuirsi soltauto fra q#1’” settanta, ma non direttamente |n*r mano del vicecancelliere. Nel maggio del 14*»4 Pio lì intraprese una nuova sistemazione d«*I col legio: furono mandati indietro i vecchi impit'gati e introdotti i*> lor«> vece mia schiera «li Senesi. ma anche umanisti, parte per (» 1 «fr. Il nostro voi. I. 1.1 <•„ .VH («L UBI). ’ «•num HI». Situili falsi giudi*! di altri storici rrcrnli mino stati ntceWt» dn rKrixoiH. /•««» //. ns »,