I’nolo li e Luigi XI di Francia. 3Sr> favorito,1 con una dichiarazione ancora più precisa della prima > min» la prammatica Minzione. Quando il 1 ottobre del 14r traria al l'abolizione della prammatica sanzione. Fu persino emanato un ap|H*llo ad un futuro concilio. Il procuratori* generale •lì •!.! Iiensl le dimissioni dal suo ufficio, ma la dichiarazione del r> quantunque non registrata, restò in vigore.* Nondimeno perdurò la incertezza, fonte di turltolenze e di confusioni, della condizione politico-ecclesiastica di Francia, perchè gli sforzi del re erano continuamente rivolti a tenere stretta la Chiesa nei lacci del suo <•*'« Icsiaaticimno di stato. I prelati favoriti di Luigi. Jouffroy e IhiIne, seppero trar profitto da questa situazione a proprio van-•«jrgio. Qual valore avesse la « liliale obbedienza » di Luigi verso 1 » Santa Sede, della quale parlavano del continuo i suoi inviati in Roma, si vide dall’assenso dato «lai re al progetto di un concilio ant¡romano pro|K»sto dal re hussita di Roemia. Quando nel 140S l'aolo II sentì nuovamente parlare della domanda di un concilio onerale da parte dei Francesi, egli rispose che lo avrebbe tenuto in •picU'anno stesso, ma ili Koma.5 In questo frattempo nella persona del nuovo duca di Rorgogna, * nrlo il Temerario, sorsi* per il re di Francia un emulo |io1itico cosi pericoloso, che gli affari ecclesiastici passarono per il momento in '*■ "inla linea. Dalla sottomissione di Liegi, farlo governava in "mia assoluta più che non avene fatto alcuno dei suoi anteeessori ; •a grazia delle sui* fonti finanziarie quasi inesauribili egli era »•«za dubbio superiore al re di Francia. Luigi misi* in molo ogni Il ls »■ni.|ni,n. iKIì ¡trainilo gli • Aria nwwiil. dell'A r c li 1 r I o a(|rtln ^ r‘ 1 f I cI o. (fr «olio. Fuso.1« (817) fa dimla» curdi naie Il Uniti«- (In (Ini ^ 1 ''** ,'rr,,n*'«nienle. Orai wntirr- arnlr» i|an4ii nomina rfr IliU. dr /' MWf 8ér 1. IV. .Vii l.Hnmpt, farla per ree cord. Albhmrcm In erri. -tii ** * tifiti qua die cardi ita la Imi dlgmilalem recepii 4"m card. Andrgarrtu. _r*l‘ Ar»W. nor. »1 IH. .S^S.10 Cfr Kimrnjj: 141-140. Alla cerimonia della •. ^ ^ «•WwUo nwwi (cfr. Fokìsot «7 i) pnw parie II cardinale Alain. l-la iimaiii. deU’A r c b I r i o «pjrf lo pontificio ontano al 12 glu-**•' Il «Ut» Km*mi eremiti Hall inni. M, ■ *,,)n 11 v«"deia qontn abtum e M andana consigliando «il nmr rime **• l"lr tn>|ipo non rennero adottati rimedii «ocntM. Cfr. Avvaliti. ■ f a#: Firarnjjt 18. ■.! I",r”r **. 42R. n. 2) ritiene esagerate le cifre ci»e II parlamento agitalo • r •“’litica ijirdr a questo proposto. , |.rrrt»- vili. 2032. Fi uni ex. ¡tilt, de ParU IV, «OS. Foftouarr 2122. * ,; „**** rfferbee l'ambasciatore milanese lob. Bianchi» nel poKrillo a un *•> uTr*” ****° • "»arilo 14fiS (la data è guastai A reta I rio di Stato «*¡4, , * n Cari. gru. sul disegno di un mndllo da parte della Boemia. ». Il