Principi! di Paolo n. Sue riformi*. 801 Nile,1 Per tutta la durata del suo regno restò fedele a questi ^ : timenti. Quando nella primavera dell’anno 1471 l’arcivescovo di I i-viri gli mandò un gioiello fregiato «li diamanti e rubini, il papa • ridette di non poter rifiutare il regalo, ma subito gli spilli iu n. ambio una croce tempestata di gemme eguali, aggiungendo die non era nelle sue abitudini accettare regali.2 Di particolare importanza |>er un miglioramento delle cose ec-9 venne regolato con apposita Mia l'andamento della congregazione lombarda degli Eremiti agostiniani.* Anche pochi mesi prima della sua morte il papa esortava il patriarca di Venezia a procedere severamente contro tutti * preti e i frati che menassero vita scorretta senza distinzione di P*r*one,# e si occupò del rifiorimento intellettuale del clero della di«**e*i di Valenza.1“ Altre cosi* riguardanti questo punto sono cadute in una immeritata dimenticanza per la cattiva stella che ha aliato sui brevi di Paolo II. I na bella prova in favore dei sentimenti da cui era animato ' «om i 31. ‘ v U • brere rpwn R*r**ui H71. n. ffl. ‘ ' »««vs 4«; <*fr. «». Hfc H» IX. 1X7. liuti, urti, pracd HI. 1*1* HattSCCIMB II, 10 Arrk. ¡Mmb. . ***• !•% Riforma del monnxtrr» di lUinnUIr 1KW. Biblioteca di **** In Milano (K«