178 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 6. Anche qui die’ a vedersi che non furono tendenze nepotiste quelle che formarono il motivo principale determinante il contegno del papa di fronte ai due potenti rivali. Leone X ebbe sopra tutto a cuore la potenza politica, che insieme garantiva la sua indipendenza spirituale. Nell’ interesse della medesima, ma anche in quello della « libertà d’Italia », egli non poteva lasciar sorgere accanto a sè una i>otenza soverchiamente grande nella penisola italiana. Questa mira è connessa bensì colla sollecitudine a favore della propria casa, colla sollecitudine per lo Stato fiorentino strettamente legato all’ecclesiastico, ma non è la stessa cosa. Nella situazione al sommo difficile tra le due grandi potenze Spagna-Absburgo da una parte, Francia dall’altra, Leone X cercò di destreggiarsi fra l’una e l’altra il più a lungo possibile, ma quando si vide posto nella necessità di scegliere fra i due mali, reputò migliore il signore francese di Milano che il re spagnuolo di Napoli. 1 In molti atti non ambigui trovò espressione la parte che oimai Leone X aveva presa per la candidatura francese. Ai primi di marzo, ben munito di brevi papali, Roberto Latino Orsini, arcivescovo di Reggio e tutto per Francia, venne mandato presso i principi elettori tedeschi, dove con somma soddisfazione di Francesco I si diede ad operare in tutti i modi contro Carlo.! Con breve speciale addì 12 marzo Leone X autorizzò il re francese a promettere la dignità cardinalizia agli elettori di Treveri e di Colonia nel caso che egli venisse eletto mediante il loro aiuto : due giorni dopo sotto la medesima condizione veniva promessa sta* bilmente la legazione tedesca ad Alberto di Brandenburg cardinale ed arcivescovo di Magonza. 3 È manifesto di quale valore fosse quest’ultima concessione. Il 21 marzo il papa si espresse così deciso coll’ambasciatore veneto, che questi ne rimase appieno colpito. Sua Santità, riferisce il Minio, che finora ha cercato di dissimulare coi due rivali, è passata totalmente dalla parte di Francia perchè crede d’aver da temere di più da Carlo che da Francesco. 4 Chi tenga in mente il carattere di Leone X, che solamente a sommo malincuore ardiva decidersi in modo definitivo, e mai o tutt’al più nei casi estremi si dicliiaraA'a apertamente, trova in vero sorprendente che questo papa abbia sposato con tanta riso- 1 Così il Xitti 159 s.; efr. insieme Ulmann, Studien II, 97, 107. Ui.mavn la inoltre notare che •< di fatto in possesso dei già diritti imperiali in Italia Francesco non vi diventava più forte colla corona imperiale ; al contrario : l’acquisizione di questo diadema dava alla Curia ai suoi propri occhi armi importanti contro le pretese francesi su Napoli». s Cfr. Reichxtagsàkten I. 334. 374, 655, 685. 3 Vedi Mignet, Rivaliti I, 171 ss. Ranke, Deutsche Gesch. I*, 363 e Reichs* iagstikten I, 419—421. 4 BrowN II, n. 1179. BaumoARTEN, Politik Leon X, 564.