574 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 12, 3. (li riunire le varie Osservanze, ma fallì ed egli allora si decise a dividere completamente l’Ordine per mettere così un termine'alle continue discordie. Con due costituzioni pontifìcie tutti i conventi francescani, che intendevano mantenere i loro privilegi, furono staccati da quelli che sdegnavano qualsiasi dispensa dalla regola. Questi ultimi vennero riuniti in un sol corpo e fuse con essi quattro riforme minori (i Clarenisti, i Coletani, gli Amadei e due custodie di Scalzi in Spagna e Portogallo). I riuniti a questa guisa come Osservanti dovevano eleggersi per 6 anni un superiore, al quale fu concesso l’antico sigillo dell’Ordine ed il titolo di generale di tutto Vordine dei Francescani. Furono confermati ai Conventuali i privilegi, in particolare il diritto d’avere beni e rendite immobili e d’eleggersi un generale.1 Delle promozioni di cardinali fatte da Leone X e in ispeeie della grande creazione del 1517, 2 trattammo già sì ampiamente che qui basta uno sguardo retrospettivo. Xelle otto promozioni compiute dal papa mediceo ottennero la porpora 42 prelati. 3 I contemporanei trovarono notevole, che venisse ad avere un cardinale ognuno dei quattro grandi Ordini, i Benedettini, gli Agostiniani, i Domenicani ed i Francescani. 4 Quanto a nazionalità gli Italiani hanno grande preponderanza. Dei 31 nuovi cardinali italiani 8 erano Romani (Francesco Conti, Giandomenico de Cupis, Andrea della Valle, Pompeo Colonna, Domenico Iaco-bazzi, Franciotto Orsini, Paolo Emilio Cesi ed Alessandro Cesarmi); 7 Fiorentini (Lorenzo Pucci, Giulio de’ Medici, Niccolò Pandolfini, Ferdinando Ponzetti, Luigi de’ Rossi, Giovanni Salviati e Niccolò Ridolfi); altri 4 Toscani (Bernardo Bibbiena, Giovanni Piccolomini, Raffaele Petrucci e Silvio Passerini); 5 di città dello Stato pontifìcio (Lorenzo Campeggio, Francesco Armellini, Cristoforo Xlimai, Egidio Canisio ed Ercole Rangoni); gli altri di Genova (Innocenzo Cibo e Giambattista Pallavicini); Piemonte (Bonifacio Ferreri), Milano (Scaramuccia e Agostino Trivulzio), Venezia (Francesco Pisani), e Gaeta (Tommaso de Vio). 1 cardinali non italiani nella 1 Vedi Jeiler in Kirehenìex. IV2, 1666».; cfr. IX2, 636 s. v IIeimbccher I, 310 s. 2 Cfr. sopra p. 127 ss. 3 Cfr. * Contelouios, De pontij. et Cardinal. XI, 48 (Archivio segreto pontificio). Non 45, come spesso vien detto, perchè la nomina di Fr. »¿umili è incerta: il vescovo di Tolosa Giovanni d1 Orléans e Antonio Sanseverino non vennero pubblicati. Ciaconius III. 308 ss.. 421 ss. Cfr. * Diario nel Cod. Barò. lai. 5352 della Vaticana. Sotto Leone X morirono 26 cardinali; alla sua morte ne vivevano 48: v. Ciaconius III, 422, 425. Cfr. anche Cahdeli.a IV, 1-78. ove sono ricche, ma non sempre sicure notizie sulla vita dei singoli cardinali. V. anche Panvinius 19 ss., 27 ss. e Xotic. dee 3fss. dii Boi II, 585 s. 4 Lo rileva Fra Gratia de Francia (francescano). * Cod. Crb 1023, f. 341!l : Vaticana.