152 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 5. aprile la sua legazione fu affidata al dotto Cardinal Caetano, che lasciò Eoma il 5 maggio 1518.1 Oltre ai cardinali legati il domenicano Niccolò di Schònberg era stato incaricato (17 marzo 1518) d’una missione in Ungheria e Polonia allo scopo di effettuare l’accessione di quei regni all’impresa; a tal fine Schònberg doveva specialmente cercare di appianare la questione tra la Polonia e l’Ordine teutonico. 2 Più tardi si propose eziandio che questo legato agisse sul granduca di Russia e sul principe dei Tatari.3 II compito dello Schònberg non era meno difficile di quello dei cardinali legati per la ragione che nella impresa della crociata ognuna delle potenze interessate mirava a fini egoisti. Le notizie relativamente più favorevoli vennero dalla Spagna, * ove il Cardinal Canisio predicò la crociata con grande concorso. 5 Anzi già ai 23 di agosto potè venir comunicata ai cardinali raccolti in concistoro una lettera del re Carlo di Spagna, colla quale annunciava l’accettazione della tregua quinquennale.8 Affatto sconsolanti invece furono le notizie mandate d’Inghilterra dal Campeggio, alla stessa guisa che in generale fin dal principio fu strano il contegno di Enrico Vili di fronte alla questione della crociata.7 A lungo il re aveva differita la sua risposta e quando finalmente la diede lo fece solo per sollevare tutte le obbiezioni possibili. Calorosamente Enrico Vili avvertiva il papa che volesse considerare se colla sua impresa non si tirerebbe addosso un grande ad essere nominato partecipe della legazione. Kalkoff (105) trova la testimonianza piii antica su questo punto in San uno XXV, 427 : alla metà di maggio, quindi dopo la partenza del Caetano. Ma un * dispaccio del Costabili citato da Balan VI, 18 parla di questo impedimento di già al 26 di aprile 1518 ; lo stesso relatore allora faceva sapere che il Caetano partirebbe fra otto giorni (Archivio di Stato in M o d e u a). 1 Cfr. Ada consist, e Paris de Grassis appo Kalkoff, Forschungen 119 8., 122 s., ove trovansi anche i documenti relativi alle carte diplomatiche fomite al Caetano. Questo cardinale con * lettera in data di Koma 3 maggio 1518 annuncia al marchese di Mantova la sua prossima partenza (Archivio Gonzaga in Mantova). * Budbee, Schònberg 35 s., ove tutti i particolari circa i vani tentativi di questo legato. Cfr. inoltre Joachim, Die Politik des letzten Hochmeisters in Preus-sen, Albrecht von Brandenburg, Leipzig 1892 ss. Cfr. ora anche Uebersberger, Oesterreich iind JRussland I, 136 s., 149 s. V. in App. nn. 51-52 le *due lettere del 4 giugno 1518 ai detti principi (A r-chivio segreto pontificio). 1 Manoscr. Torrig. XXIII, 13. 5 Cfr. Sanudo, XXV, 600. # .1 citi consist. appo Kalkoff, Forschungen 126. Cfr. il breve al cardinale E. Canisio, 24 agosto 1518, in Sadolf.ti, Epist. 77 s. La ‘lettera di Carlo datata da Saragozza 11 agosto 1518 in Leti. d. princ. II, 66 (A r c li i v i o segreto-pontificio), ora in estratto neU’4rcÀtt) für Eej.-Oesch. II, 181, n. 1. 7 Alla prima notizia dell’imposizione di una decima fatta dal concilio, il collettore pontifìcio d’Inghilterra, Silvestro Dario, dovette giurare che non spedirebbe a Eoma nè denaro nè lettere di cambio (Rymf.r VI, 1, 133).