268 Libro I. Leone X. 1513-1521. Capitolo 8. sia la verità, egli dichiara che la bolla, la quale si oppone a questa sua verità, vuole costringere a rinnegare Dio e ad adorare il diavolo. Qualora il papa coi suoi cardinali non aggiusti la cosa, egli ne reputa la cattedra sede dell’anticristo, lo condanna e lo consegna a Satana [con questa bolla e con tutte le sue decretali. « Che miracolo sarebbe ora se principi, nobiltà e laici assalissero ed esiliassero il papa, i vescovi, i preti ed i monaci ? » La bolla merita che « tutti i veri cristiani la calpestino coi piedi e rimandino a casa con zolfo e fuoco l’anticristo romano ed il dottor Eck, suo apostolo ».1 « A piena dimostrazione della sua caparbietà » 2 Lutero pubblicò un altro scritto nel quale difendeva ed in parte inaspriva gli articoli condannati.3 Il 10 dicembre 1520 davanti la porta Elster a Wittenberg in grande, solenne parata, circondato dagli studenti, Lutero bruciò la bolla papale coi libri del diritto canonico ed alcuni lavori dei suoi nemici, dicendo : « Poiché tu hai turbato il Santo del Signore, così il fuoco eterno ti molesti e consumi ». Con quest’azione egli diede pubblicamente la più forte espressione alla sua rottura colla Chiesa. Il giorno dopo dichiarò ai suoi uditori nel collegio « che quest’abbruciamento non era che un’inezia; esser necessario che si abbruci il papa stesso, cioè la sede papale; chi non s’oppone di tutto cuore al papato non può raggiungere l’eterna felicità ».4 Nella dissertazione « perchè furono abbruciati da D. Martin Lutero i libri del papa e dei suoi discepoli » pubblicata a giustificazione di questo passo, egli ragiona così : « Fin dall’antichità e’ è stato l’uso di abbruciare libri empi (Atti XIX, .19), egli poi come dottore di Sacra Scrittura è obbligato a sopprimere libri malvagi : che se altri per ignoranza o timore degli uomini tralasciano di farlo, egli perciò non è sciolto da tale obbligazione: a Colonia ed a Lovanio furono abbruciati i suoi scritti, cosa, la quale presso gli indotti ha suscitato contro di essi un sospetto dannoso per lui: egli quindi a conferma della verità ha abbruciato con ragione, come spera, dietro ispirazione dello Spirito Santo, i libri dei suoi nemici ». 5 Il 27 novembre era scaduto il termine dei 60 giorni dall’affis-sione della bolla a Meissen, Merseburg e Brandeburg.8 II 3 gen- 1 JaNSSEN-P ASTOR II18, 124 S. 11EFELE-11 ERGEN RÖTHER IX, 146 S. Cfl . P VCLCS in Hist.-pol. Blätter CXXXVI. 799 s. 2 IIEFEI.E-HeRGF.NRÖTIIER l47. 3 Assertio omnium, articuìorum 31. Luiheri per bullnm Leonii X norissimam cUimnatorum. 4 Janssen-Pastor II18, 127. Hefelf.-Hergenröther IX, 148. FriedenSBURG-in Quellen u. Forsch. (I, 320 s.) pubblica un’interessante relazione contemporanea. *u!l’abbruciamento della bolla, sul quale v. Perle aoh nei Sitzungsberichte del-l’Accademia delle scienze di Berlino 1907. 5 Hefele-Hekgenröther IX, 148. Cfr. ancho Eiffel I, 249-252. * K. Müller, Prozess 82 s.